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Cappella, il teatro va in piazza con “L’ospite clandestino”

Cappella, il teatro va in piazza con “L’ospite clandestino”

(CFN) MONTE di PROCIDA – Se la gente non va a teatro è il teatro che va alla gente. Accade a Cappella dove la compagnia “La Barraca” metterà nuovamente in scena, venerdì 12 e sabato 13 settembre, la commedia “L’Ospite Clandestino” libero adattamento della più nota “Caviale e lenticchie ” di Scarnicci e Tarabusi.La Barraca 2

“L’Ospite Clandestino”, riadattato da Benedetto Casillo, è la storia, molto verosimile, di una famiglia napoletana del dopoguerra che vive nella quasi indigenza e che sfrutta le occasioni della quotidianità fra un equivoco e l’altro. Il lieto fine è garantito. La rappresentazione, con la quale ha debuttato anche l’intera compagnia al Teatro Cilea di Napoli, è stata replicata a Castel di Sangro, all’Aqua Beach di Miliscola e presso la parrocchia di San Gioacchino a Bacoli.

La Barraca 3Normalmente ambientata in una modesta casa rappresentata dalle scenografie in occasione della rappresentazione che si terrà al Borgo del Casale di Cappella scenografia naturale saranno gli androni, le finestre, i pozzi, i balconcini, i varchi, le scale esterne, le viuzze e la stessa piazzetta dell’antico borgo di Cappella. E’ un idea straordinaria per valorizzare spazi all’aperto e luoghi intrisi di storia e di vissuto. D’altronde i Campi Flegrei, oltre che i siti storici e le bellezze ambientali, sono ricchi di luoghi scenograficamente singolari come questi.La Barraca 4

La messa in scena sarà senza il classico palco e a stretto contatto con il pubblico. I luoghi non saranno solo una cornice, ma diventeranno segmenti scenografici all’interno dei quali gli attori si muoveranno, reciteranno e dialogheranno sviluppando l’azione della trama e dove gli spettatori interagiranno con gli attori in uno scenario naturale di reale vita quotidiana.
“E’ una lettura dinamica e multisensoriale dell’habitat sociale ed urbanistico – dichiara Salvatore Illiano primo attore e fondatore della compagnia – Il nostro intento è anche quello provocatorio di segnalare l’assenza di strutture e spazi al chiuso”.
La rappresentazione si inserisce nell’ambito delle manifestazioni dedicate all’artista Tonino Festa, recentemente scomparso. Un elegante e poliedrico artista di cinema e teatro, nonché scenografo professionista.(CFN)

Qui sotto un piccolo assaggio.