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Giornalista aggredito, le scuse dell’aggressore
Danilo Pontillo e Mario Massa

Giornalista aggredito, le scuse dell’aggressore

(CFN) POZZUOLI – Ridda di commenti, sia nel mondo reale che in quello virtuale di facebook, si sono subito diffusi dopo l’aggressione al giornalista puteolano avvenuta nel tardo pomeriggio di giovedì. (leggi QUI) nell’immediato giudizi severi di condanna del mondo civile ed assenza di una posizione chiara del mondo politico. Ma a distanza di ventiquattro ore dai “dieci minuti di follia” l’aggressore invia una lettera accorata di scuse all’aggredito pubblicamente affrontato, deriso e malmenato.

La lettera di Mario Massa
La lettera di Mario Massa

Fatti, entrambi, che fanno pensare che se esiste un momento deprecabile di follia ma anche un momento di saggezza e di civiltà.

Alla lettera di Massa hanno fatto seguito due note diffuse dal sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e dal Partito Democratico di Pozzuoli.

la nota stampa fatta diffondere dal sindaco Figliolia
la nota stampa fatta diffondere dal sindaco Figliolia
La nota stampa diffusa dal PD di Pozzuoli
La nota stampa diffusa dal PD di Pozzuoli

Mario Massa, l’aggressore, con la sua lettera di scuse, ha sancito l’esistenza di quel barlume di civiltà e speranza nel futuro a cui tutti siamo ancora aggrappati. Danilo Pontillo, l’aggredito, pubblicando la missiva ricevuta sul suo profilo ha accettato le scuse liquidando il tutto con una frase lapidaria: “Per quanto mi riguarda, la questione si può chiudere qui.”.
Dice il saggio: “Tutto bene è quel che finisce bene!“. Ma non è proprio così.
Danilo Pontillo: dopo il diploma di scuola superiore un corso di giornalismo sotto l’egida del giornalista Rai Luciano Scateni, esperienza immediata come cronista sportivo, collaboratore e redattore e corrispondente per alcuni giornali locali, per alcuni anni direttore di due testate locali: “Notiziario Flegreo” e “Corriere Flegreo”. Da qualche anno blogger attivissimo di “Pozzuoli21”.
Mario Massa: padre di famiglia, dipendente comunale, militante e dirigente di partito.
Due persone comuni che a margine dei propri ruoli, giornalista uno e politico l’altro, sono incappati in una dialettica fin troppo accorata lasciata scivolare nel mondo virtuale di un blog e di un social network che nulla hanno a che fare con il mondo reale, con la vita reale, con il giornalismo e l’informazione, regolati da norme del codice civile, deontologiche oltre che dal senso civico.(CFN)