Kindly, Enter your custom slider's Shortcode.
Immigrazione, coppia puteolana arrestata per truffa e peculato. Secondo la Procura coinvolti anche politici locali

Immigrazione, coppia puteolana arrestata per truffa e peculato. Secondo la Procura coinvolti anche politici locali

(CFN) POZZUOLI – Due coniugi puteolani sono stati arrestati stamane per aver incassato indedebitamente soldi destinati agli immigrati. Alfonso De Martino e Rosa Carnevale, entrambi di 43 anni, gestivano l’associazione onlus “Un’ala di riserva” con sede ad Arco Felice in via Annecchino, ed avevano escogitato un modo per incassare fondi regionali utilizzando la propria associazione che percepiva 40 euro al giorno per ogni immigrato a cui garantire vitto, alloggio e altri servizi.
La onlus gestiva anche una casa di accoglienza per gli immigrati a Licola mare finita al centro delle cronache perché assaltata dagli abitanti preoccupati per la presenza dei migranti nella zona già degradata.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pm Raffaello Falcone e Ida Frongillo ed avviate da tempo, ha fatto luce su un vasto giro di complicità e collusioni nella gestione illecita dei fondi pubblici destinati alle spese necessarie per l’accoglienza e l’assistenza dei migranti, in forza di una convenzione stipulata tra l’associazione ed il soggetto attuatore della Regione Campania.
Con i soldi che riuscivano ad itascare i due avevano effettuato degli investimenti immobiliari in Italia e all’estero. Con i soldi avrebbero acquistato in immobile dal valore di 100mila euro e preso in affitto un bar per 15mila euro a Pozzuoli, un immobile del valore di 152mila euro a Milano, investito 733mila euro in una società per ricariche telefoniche e si sarebbero appropriati di 130 mila euro in contanti e di 345mila euro attraverso fatture per operazioni inesistenti.
Per i pm che indagano sulla truffa, che ammonta a oltre un milione di euro, ci sarebbero fondati elementi per ritenere che l’attività della onlus fosse utilizzata anche da politici locali per scopi clientelari.  I due sono accusati di truffa aggravata, peculato, appropriazione indebita aggravata e associazione per delinquere.(CFN)