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Pozzuoli Ardente, presentato il volume che dovrebbe promuovere il territorio

Pozzuoli Ardente, presentato il volume che dovrebbe promuovere il territorio

(CFN) POZZUOLI – Si è tenuta quest’oggi, nella cornice flegrea di Passaggio Toledo, la presentazione del volume “Pozzuoli ardente\fiery”.
A presentare la pubblicazione l’assessora alla Cultura del Comune di Pozzuoli, dott.ssa Maria Teresa Moccia Di Fraia, il gallerista Alfonso Artiaco, ex assessore alla Cultura, e l’autore degli scatti fotografici Luciano Romano, moderatrice Olga Scotto Di Vettimo docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
IL PROGETTO ARTISTICO – Il libro è nato secondo un’idea di marketing da proporre nei bookshop museali, infatti si è cercato di tramutare il rischio reale e attuale dei “Campi ardenti” in un prodotto che esalta la tradizione, la cultura e i luoghi di un panorama unico al mondo per le sue eccellenze. Non è un caso che l’Assessore Moccia Di Fraia ha esordito ricordando la rilevanza, durante la tradizione Settecentesca, del “Grand Tour” d’Italia. Aristocratici, intellettuali, avventurieri, uomini di scienza viaggiavano lungo il Belpaese e ne ammiravano le magnificenze indicibili. Libri come “Viaggio in Italia” di Goethe si sono instaurati nell’inconscio collettivo. E il termine turismo, come lo intendiamo oggi, deriva proprio dalla tendenza all’esaltazione dei siti archeologici, che sono stati culle di miti del passato. La prof Scotto Di Vettimo ha citato il Premio Nobel Joseph Brodsky, grande poeta russo e stimatore del legame perenne che intercorre tra la geografia monumentale e la storia. Solo se ci sono queste ultime, si può capire fino in fondo l’anima di un luogo. Allora, attraverso le immagini di un prodotto, si cerca di far vivere un’esperienza artistica suggestiva, difatti la Solfatara – tra le mete del film “Viaggio in Italia” di Rossellini degli anni ’50 – in copertina al tomo diventa pulsante e viva per attirare turisti da ogni dove. All’interno del libro le foto, oltre a narrare i siti puteolani, mostrano anche suoli un po’ più distanti come “La casina Vanvitelliana” del Fusaro e “La Piscina Mirabilis”. Il fotografo Luciano Romano – incaricato dal gallerista Alfonso Artiaco per effettuare le foto – è un forestiero, perché è un abitante del napoletano, ma ha saputo destreggiarsi bene tra gli incanti flegrei, rendendo contemporaneo un tessuto permeato nel fascino dell’antichità.
La pubblicazione è edita da “Arte’m”, società che oltre a curare la pubblicazione di libri reportage si occupa anche d’istallazioni artistiche e di prodotti legati alla creatività, è stata stampata in cento unità ed è costata circa 40 mila euro ottenuti grazie ad un progetto regionale presentato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pozzuoli due anni fa.(CFN – di Federica Nerini)