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Premio Civitas: spettacolo privato in luogo pubblico

Premio Civitas: spettacolo privato in luogo pubblico

(CFN) – POZZUOLI – Qualche centinaio di invitati, quasi tutti vestiti con abiti di gala, sono entrati nel Tempio di Serapide, dove si sono accomodati sulle sedie riservate per loro, di fronte alla magnifica orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. I cittadini comuni hanno, invece, soltanto potuto “spiare” lo spettacolo da lontano, da fuori al Tempio, come si usava una volta per i lebbrosi o per la plebe più povera, a “giusta” distanza dai nobili.

DSC_0331Mentre l’élite di Pozzuoli ha potuto godersi la straordinaria bravura dei musicisti del San Carlo guardandoli negli occhi, la gente comune ha visto al massimo le loro spalle, da una distanza tale che era impossibile distinguere un violinista da un corista. Nessun maxischermo, ma solo piccoli altoparlanti lungo il perimetro, per i poveri spettatori appoggiati alle balconate del Macellum romano.

Non è uno spettacolo per tutta la città” dice garbatamente una signora mentre va via dal Serapeo. “Non siamo stati invitati e si vede chiaramente” aggiunge un altro spettatore deluso che decide di ritornare a casa. Andranno via, durante la prima mezz’ora di spettacolo, almeno il 50% degli intervenuti. La sensazione più diffusa è quella di essersi “imbucati” ad una festa, di essere ospiti non graditi. “Avrebbero potuto risparmiare i soldi dei manifesti messi a Napoli” dice un cittadino del capoluogo, pentito del viaggio fatto fino a Pozzuoli pensando di “vedere” uno spettacolo.

La serata inizia con una breve commemorazione per le vittime di Montoro Inferiore, poi la scena viene completamente presa dall’orchestra diretta dal maestro Carlo Ponti, figlio di Sophia Loren. Due ore di concerto meravigliose, ricche di emozioni, che ammaliano tutti. Terminato il concerto, vengono consegnati i due premi previsti: il primo allo stesso Carlo Ponti, il secondo al ricercatore del Tigem Andrea Ballabio. Nessuna ombra di Sophia Loren, che tutti speravano accompagnasse il figlio nella sua città natale.

Prima che l’orchestra del San Carlo suoni il gran finale, non mancano i saluti di alcune delle autorità presenti: il sindaco di Pozzuoli Figliolia e l’assessore regionale al Turismo Sommese. Le loro parole sull’integrazione, la sinergia, il fare sistema gelano gli spettatori fuori dal Tempio, che di applaudire non se la sentono più: dopo essere stati esclusi dalla festa, pur avendo finanziato la sua realizzazione con denaro pubblico, quelle parole suonano come una presa in giro.

DSC_0300Il premio Civitas avrebbe potuto rappresentare un momento di grande valore culturale per la città e un’occasione di riscatto. Per una serata non c’era traffico nel centro storico, non c’era smog, non c’erano gli avventori delle birre e dei cicchetti, con le loro grida e i loro autoradio a tutto volume. Per una serata c’era solo gente perbene con voglia di godersi i suoni e gli odori della città, cogliendo l’occasione di uno spettacolo irripetibile in uno dei luoghi più belli del mondo. Gente onesta che non si è sentita accolta e che difficilmente ritornerà in questa città. Premio Civitas: un’occasione mancata.(CFN)

A seguire una breve foto gallery dove vi proporremo solo foto del Tempio di Serapide, un sito archeologico unico al mondo nel suo genere.