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QUARTO/ Bonus idrico per le famiglie disagiate, mozione di Un’altra Città Quarto

QUARTO/ Bonus idrico per le famiglie disagiate, mozione di Un’altra Città Quarto

Riceviamo e pubblichiamo

(CFN) QUARTO – Il Bonus Sociale Idrico (o Bonus Acqua) è l’agevolazione finalizzata a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto delle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale. Introdotto dall’articolo 3, comma 1, del d.P.C.M. 13 ottobre 2016, in attuazione dell’articolo 60 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221 (c.d. Collegato Ambientale), il bonus consente agli utenti domestici di non pagare il quantitativo ritenuto vitale per il soddisfacimento dei bisogni essenziali. Tale quantitativo minimo è fissato in 50 litri al giorno per singola persona (corrispondenti a 18,25 mc/abitante/anno).

Dal 1 luglio 2018 era possibile richiedere il bonus sociale idrico, la misura prevista dal dPCM 13 ottobre 2016 volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di famiglie in condizione di disagio economico e sociale, cioè i nuclei familiari:

con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro con meno di 4 figli a carico;

con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro se con almeno 4 figli a carico.

La domanda per ottenere il bonus acqua va presentata, in forma di autocertificazione, presso il proprio Comune di residenza o, se delegato dal Comune, presso altro Ente (CAF, Comunità montana), utilizzando gli appositi moduli emanati da ARERA (l’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente).

Proprio perchè il ruolo dei Comuni è fondamentale nella gestione dell’agevolazione, come del resto già per la gestione dei due «bonus energetici», Anci ha ricordato a tutti i sindaci, con una lettera del proprio segretario generale, di diffondere ai cittadini la comunicazione predisposta dall’Arera.

Anci «presidia» sull’erogazione dei bonus agli utenti attraverso la piattaforma SGAte (Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche) che permette ai Comuni di dare corso alle varie fasi connesse alla compensazione delle spese sostenute per la fornitura di elettricità e gas (d’ora in poi anche acqua) nei confronti dell’utenza disagiata (solo per i consumi domestici).

I gestori del servizio idrico integrato già registrati nell’anagrafica dell’Autorità, che possono accreditarsi alla piattaforma per gestire appunto il bonus idrico; l’accreditamento è necessario perché il Comune possa individuare immediatamente chi è il gestore di competenza correlato alla domanda presentata, e nello stesso tempo, il gestore possa recepire la richiesta di agevolazione per poi procedere all’erogazione del bonus.

Tutto ciò è stato predisposto a seguito della convenzione tra Autorità ed Anci che, scaduta nel 2016, è stata rinnovata per il periodo 2017-2020 (delibera n. 336/2017), recentemente integrata proprio per attivare le procedure operative relativo al bonus idrico (delibera n. 198/2018).

I firmatari della presente mozione chiedono che l’Amministrazione si adoperi nei tempi brevi per l’attivazione di tutte le procedure necessarie volte a consentire alle fasce socialmente più deboli di poter usufruire di tali agevolazioni e, a tal fine, chiede al Consiglio di votare in tal senso, consentendo altresì di recuperare l’annualità 2018, onde evitare di essere sommersi da una valanga di ricorsi legali per la mancata fruizione, in quanto risulterebbe il Comune ad essere inadempiente.

Un’altra Città Quarto