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Virtus Pozzuoli, Gennaro Tex(bom)tore: secondo me dobbiamo migliorare l’affiatamento, le spaziature, i vari tempi in attacco

Virtus Pozzuoli, Gennaro Tex(bom)tore: secondo me dobbiamo migliorare l’affiatamento, le spaziature, i vari tempi in attacco

(CFS) POZZUOLI – Gran colpo di mercato quello che la Virtus Basket Pozzuoli ha messo a segno con l’ingaggio della guardia Gennaro Tessitore. Nato a Napoli nel 1982, Tessitore cresce cestisticamente a Scafati nella cui squadra disputa una stagione in serie B ed una in Legadue. Lasciata la cittadina campana, gioca per due anni in A dilettanti: prima a Trapani e poi a Rieti. La sua carriera continua con varie esperienze in serie C, come ad esempio quella della stagione 2014/2015 con la Robur Falconara, durante la quale ottiene il posto di secondo miglior marcatore con 410 punti realizzati e una media di 15 punti a partita, ma soprattutto con una lunga militanza in serie B inizialmente con la stessa Falconara per poi passare a Teramo, dove si distingue per una media di 16 punti a partita, a Cerignola e a Civitanova. Si tratta di un giocatore devastante nel tiro da tre punti, che può vantare 2477 punti in carriera con il miglior punteggio realizzato che arriva fino a quota 31 punti, un giocatore di grande esperienza a cui la Virtus Pozzuoli ha mirato fin da subito per svolgere il ruolo di guardia e che, per le sue note qualità tecniche, potrà sicuramente rivelarsi un elemento fondamentale della nuova formazione flegrea.

L’intervista.

Esperta guardia che la Virtus Pozzuoli ha fortemente voluto in squadra, quali i motivi che ti hanno portato a scegliere questa società?
“Uno dei motivi principali è stato il fatto di non aver mai giocato a Napoli, qui a casa. Nonostante abbia girato parecchio, effettivamente mi mancava giocare nella mia città natale, quindi questo è stato un motivo importante. Poi, comunque, parlando anche con la società, con coach Serpico, mi hanno parlato di questo progetto che stavano portando avanti da un po’ di anni ed è una cosa, secondo me, molto interessante”.

Non è la prima volta che affronti il campionato di serie B, mentre Pozzuoli quest’anno si affaccia da neopromossa, descrivici un po’ il campionato e spiegaci quale, secondo te, potrebbe essere la carta vincente per la Virtus per raggiungere la salvezza?
“Effettivamente dalla serie C alla serie B è un passo avanti importante, sono due campionati proprio differenti sia a livello fisico, sia di esperienza, sia di tecnica, quindi l’impatto per chi non lo ha mai affrontato, come i giovani o qualche giocatore della nostra squadra, all’inizio sarà un po’ difficile, però sono arrivato io, ci sono Matteo Bini ed Ernesto Carrichiello e stiamo cercando di far integrare un po’ i più giovani, ma il punto è che, comunque, sarà un campionato lungo e difficile”.

Porterai esperienza ad un gruppo di tanti giovani che affrontano per la prima volta un campionato nazionale, quali i consigli che ti senti di dare loro?
“L’unica cosa è il lavoro giornaliero, quello sicuramente. Il lavoro paga, quindi, alla fine, se si lavora bene, tutti i giorni, con impegno e costanza, i risultati e i miglioramenti arriveranno”.

Dopo queste prime settimane di lavoro quali sono le impressioni e le sensazioni e quali gli aspetti su cui bisogna lavorare maggiormente?
“Dopo la prima amichevole quello che più è saltato all’occhio è un po’ di difficoltà in attacco, ma è anche normale secondo me. Dobbiamo migliorare l’affiatamento, le spaziature, i vari tempi in attacco, ma la cosa positiva è che c’è tempo per lavorare, abbiamo ancora circa un mese e sicuramente dobbiamo lavorare su questa cosa qui”.

Sei originario di Napoli ma hai giocato in tutta Italia, cosa si prova a tornare a giocare nella propria regione?
“Sicuramente è una cosa bella, mi mancava e sicuramente sono contenti i miei genitori che mi verranno a vedere. Mi mancava quest’aria familiare, di casa e, nonostante abbia visto, vissuto e giocato in parecchie squadre in tutta Italia, giocare a casa è sempre una cosa particolare”.

Una curiosità: nel mondo del basket sei soprannominato “TexBom” da dove proviene questo soprannome?
“Proviene dalla mia caratteristica principale, ossia il tiro da tre. Non ricordo in che anno me lo diedero: prima nacque ‘Tex’, come il fumetto, da Tessitore, qualcosa tipo ‘cecchino’, poi non so chi mi aggiunse ‘Bom’ e così ‘TexBom’, però il soprannome originale è comunque ‘Tex’”.(CFS – Martina Costantino)