
2 marzo 1970, cinquant’anni fa l’evacuazione del Rione Terra: la prima diaspora puteolana
POZZUOLI – Il 2 marzo non è un giorno qualunque nella memoria dei puteolani, soprattutto per quelli più anziani. E’ una data che è rimasta fissa in maniera indelebile nella loro mente. Sono soprattutti i pescatori più vecchi quelli che si ricordano maggiormente di quel lunedì di 50 anni fa. Il 2 marzo del 1970 è il giorno dell’evacuazione del Rione Terra. L’acqua si ritira, sono i primi segnali che il bradisismo era tornato nella cittadina flegrea: la terra sotto Pozzuoli si solleva. Arriva così l’ingiunzione di sgombero che coglie tutti gli abitanti della roccaforte puteolana di sorpresa. Il prefetto d’accordo con l’Osservatorio Vesuviano ordina l’evacuazione immediata del Rione Terra. La città viene invasa da diverse camionette: arrivano centinaia di militari e anche autobus. A temere per la propria vita, infatti, non fu solo la gente dell’antica roccaforte, ma di tutto il centro storico. Pozzuoli diventa una città fantasma. Il 2 marzo del 1970 alla fine è una data che segnerà, poi, lo sviluppo della città e i suoi rapporti sociali. E’ in quegli anni che sorge il Rione Toiano: il primo quartiere antisismico. La città cambia e la comunità puteolana si disperde nelle zone periferiche. Già perché il centro storico non è più il punto attorno a cui gira tutta la vita pulsante della cittadine flegrea.