Basket| Finale amaro per Napoli: Venezia vince sulla sirena.
La maledizione dell’ultimo minuto colpisce ancora, e una Napoli inesistente nel finale perde lo scontro con Venezia per un solo punto.
Con Pangos ancora out, il quintetto iniziale per Napoli comprende De Nicolao, Manning Jr, Totè e i due nuovi acquisti Green e Bentil. Venezia invece è priva di Ennis, il grande ex di giornata. Parte molto bene la squadra di casa, con Green che inaugura la sua avventura con i primi punti di giornata, seguito a ruota da Bentil. Il primo break è proprio di Napoli, e Simms sblocca il tabellone di Venezia sul 5-0. Il ritmo è serrato fin dai primi scambi, e l’attacco di Napoli è quasi monopolizzato dai nuovi arrivi: è 15-8 per i partenopei. Copeland entra e segna una bomba che porta il distacco a 10 punti, e Napoli mantiene alto il livello di gioco, con Totè ottimo in difesa e sotto canestro, Copeland che ruba palla e De Nicolao molto presente. La Reyer torna sotto sul -4 con due azioni da centro, ma la squadra di casa si fa trovare pronta, incassa e risponde, chiudendo il quarto sul 26-21.
La seconda frazione di gioco vede Venezia chiudersi in difesa, impedendo di fatto a Napoli di trovare il ferro. Bentil si carica la squadra sulle spalle, segnando 5 punti di fila, riuscendo a mantenere il distacco di 6 punti. A 7 minuti dall’intervallo lungo Napoli mette in campo Woldetensae e Copeland, che contribuiscono in attacco con tre triple consecutive, infiammando il già rumorosissimo PalaBarbuto, alle quali risponde Kabengele di rabbia: il punteggio è 42-29 per Napoli. I lagunari provano a cambiare la difesa, ma gli azzurri sono preparati anche a questo e segna altri 4 punti, portando la squadra di casa avanti di 10 all’intervallo lungo (46-36).
Se fino a questo punto Venezia ha avuto difficoltà a superare la difesa di Napoli, che in rimbalzo è stata molto attenta e ha recuperato bene, i primi minuti della ripresa vedono gli orogranata mettere un parziale di 4 a 0, rivelando una concentrazione sicuramente maggiore del primo tempo. Napoli tiene duro e riesce a frenare gli entusiasmi veneti, riuscendo a tenersi sul +9 a 6 minuti dalla sirena (51-40). McGruder si fa carico dell’attacco dei suoi, Napoli prova ad allungare con Copeland dall’arco e il ritmo si alza nuovamente: il tabellone segna 58-43 a 3 minuti e 55 secondi dal termine del quarto. Wiltjer tenta il tutto e per tutto, ma la squadra non lo segue e le difficoltà di Venezia sono ben visibili a tutti (60-47). Napoli chiude in difesa e Dreznjak trova il ferro dai 6.75m sulla sirena: è 65-51 per i padroni di casa.
Tessitori apre l’ultimo parziale di gioco, seguito da Weathle in contropiede. Milicic è costretto al time out quando Venezia si avvicina sul 65-55 in appena due minuti. La Reyer continua a segnare punti, ed è Copeland a sbloccare Napoli e trovare la retina (69-60). I veneti migliorano in difesa e si vede, con gli azzurri che per la prima volta nel match si trovano in difficoltà. Green passa nuovamente trovando la deviazione di Totè, permettendo ai suoi di staccare gli ospiti sul 73-60. Molto fallosa la squadra di casa, perdendo anche Totè per il quinto fallo personale, e gli orogranata vanno a -7 ad appena 3 minuti dalla fine. Manning suona la carica, mette un canestro che regala il +9 a 2:44 minuti dalla conclusione del match. Spahija chiede time out, e da questo momento la musica cambia. Parks trova più volte il ferro, tenendo Venezia a galla sul 77-70. De Nicolao perde palla a favore degli ospiti, che rosicchiano altri 2 punti con Parks. Bentil mette una tripla dall’angolo che fa esplodere il palazzetto, ma Moretti risponde con la stessa moneta. Dreznjak in rimessa perde palla, Parks va a schiacciare il canestro del -3. Lo scambio successivo ha dell’incredibile: su seconda palla persa da rimessa per il Napoli, Venezia va a canestro quattro volte, di cui l’ultima in zona tre punti, dove è McGruder a chiudere con un tiro millimetrico, a cui si aggiunge anche il tiro libero per il fallo di Copeland. La mano di McGruder non trema, e Venezia si trova per la prima volta in vantaggio quando più conta. Rimessa Napoli con 9 decimi rimasti sul crono, Dreznjak si prende il fallo ma sbaglia il libero che poteva valere l’overtime: Venezia festeggia la vittoria al cardiopalma per 81-80.
“Abbiamo avuto paura di vincere, 5 perse delle nostre 11 solo nel finale, loro con 5 rimbalzi offensivi. Abbiamo avuto paura di vincere. – le parole al vetriolo di coach Milicic in sala stampa. – Abbiamo avuto molte opportunità di sprecare un fallo sui loro rimbalzi offensivi finali, non capisco perché non è stato fatto. Dopo le nostre prime due perse avevamo provato con de Nicolao a portare su palla, ma l’abbiamo persa, questo ci ha messo addosso un po ‘di paura. Abbiamo fatto molte cose positive nei primi 38 minuti, dobbiamo trovare un modo di vincere. Le molte cose positive vengono cancellate da questo finale.” ha dichiarato coach Igor Milicic.
Il prossimo impegno del Napoli sarà a Trapani, il 10 novembre.(CFS – E.C.)
PhotoGallery a cura di Egizia Coppola