“Bostik – La Bodega de D10S”, un documentario per celebrare l’inventore del murales dedicato a Maradona

Bostik - La Bodega de D10S
(CFN) NAPOLI – Il Napoli vince il quarto scudetto della sua storia. E proprio in questi giorni esce in sala, dal 26 al 28 maggio, “Bostik – La bodega de D10S”, un documentario che omaggia Antonio Esposito, detto Bostik, il capo ultra che nel 1990 ebbe l’idea di realizzare un murale dedicato a Diego Armando Maradona nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli.
Quel murale è diventato, dopo la scomparsa del campione argentino, un vero e proprio santuario laico, meta di pellegrinaggio da parte di migliaia di tifosi, appassionati di calcio, atleti e dirigenti di società sportive in transito per Napoli. E soprattutto si è trasformato nella miccia che ha acceso la rinascita economica e sociale di un luogo un tempo evitato dai turisti, e che invece adesso accorrono a frotte, mettendolo in cima all’agenda dei posti da visitare nella città partenopea quando sbarcano dalle navi da crociera.
Il film di Mauro Russo Rouge mostra foto e filmati di repertorio, con le visite di importanti personalità del mondo del calcio alla piazzetta antistante il murale, attrezzata nel frattempo con magliette, bandiere e altri oggetti che rimandano al microcosmo maradoniano. Dal presidente del Monza, Adriano Galliani, storico dirigente del Milan, la squadra rivale del Napoli negli anni dei primi due scudetti, al presidente Ferlaino, che di quei successi fu il principale artefice.
Non manca la sfilata di calciatori celebri, da Quagliarella a Inler, di gente comune proveniente dall’Argentina, dal Brasile, dalla Germania, tutti interessati a scattare un selfie con Bostik, l’anziano leader delle Teste Matte, storico gruppo ultra del tifo napoletano, e protagonista di un fenomeno di costume e turistico straordinario: il murale di Maradona è il “monumento” più visitato dai turisti a Napoli.(CFN – Giuseppe Borrone)