Bradisismo - grafico Nature

Grafico tratto dallo studio sul Bradisismo flegreo pubblicato su Nature

(CFN) POZZUOLI – Uno studio recentemente pubblicato su Nature a cui ha preso parte il Prof Aldo Zollo mostra in maniera più approfondita le argomentazioni esposte dallo stesso Professore durante l’incontro del 28 novembre. Lo studio mira a fornire informazioni tecniche specifiche sullo sviluppo della sismicità dell’area flegrea allo scopo di caratterizzare meglio gli interventi necessari per la mitigazione del rischio.

Da questo studio emerge che:

  • Non esistono al momento evidenze di risalite magmatiche a bassa profondità e dunque non c’è un rischio eruttivo imminente ma c’è un rischio sismico.
  • La rilocalizzazione ad alta precisione della sismicità registrata nell’ultimo decennio mostra epicentri coerenti con le zone di frattura attivate durante la crisi del 1982-1984 , ma con nuove fonti (La Pietra) apparentemente coinvolte nei disordini iniziati alcuni anni fa e ancora in corso nel 2024.
  • La massima magnitudo attesa dei terremoti è compresa tra 4.4 e 5.1
  • In prossimità degli epicentri le accelerazioni del suolo potrebbero essere importanti anche per magnitudo che l’analisi probabilistica nazionale di pericolosità sismica non contempla e quindi le disposizioni progettuali del più recente codice edilizio italiano potrebbero risultare inadatte per il caso specifico degli edifici dell’area flegrea.
  • L’attenuazione dell’onda sismica è in ogni caso tale da ridurre drasticamente l’intensità del moto del terreno già a pochi chilometri di distanza dagli epicentri.

Quindi riassumendo, il rischio eruttivo al momento è pari a zero mentre sussiste un rischio sismico non trascurabile dato che la magnitudo massima attesa potrebbe raggiungere il valore di 5.1. Che per le aree molto vicine agli epicentri, i moti di accelerazione del suolo potrebbero influire sulle strutture più di quanto per la stessa magnitudo sia previsto dal PSHA (analisi del rischio sismico a livello nazionale). Che l’attenuazione rapida dell’onda sismica con la distanza dagli epicentri delimita aree ad alta accelerazione molto piccole. Che è necessario integrare l’attuale codice edilizio per l’area dei Campi Flegrei.(CFN – Carlo Migliore)

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