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Bradisismo, Darsena e costa di Lucrino metro di misura del fenomeno

Bradisismo, Darsena e costa di Lucrino metro di misura del fenomeno

(CFN) POZZUOLI – E’ di questa notte, alle ore 4:06 con magnitudo 2.7 e ipocentro a 1,98 km, l’ultimo di una lunga serie di importanti eventi, oramai quotidiani, e sciami vari di media/bassa intensità, del fenomeno bradisismico che interessa i Campi Flegrei da millenni. L’inabissamento delle ville di epoca romana e del porto Julius, la nascita del Monte Nuovo e del lago d’Averno, sono le testimonianze piu eloquenti.

Grazie alla rete di sorveglianza messa in piedi dall’Osservatorio Vesuviano dopo la crisi del 1983, “nella settimana dall’11 al 17 aprile 2022 nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 37 terremoti (Mdmax= 1.8±0.3). Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione da dicembre 2021 è di circa 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 88.5 cm a partire da gennaio 2011. I flussi di CO2 dal suolo misurati nell’ultima settimana non hanno mostrato variazioni significative. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~95°C. ll valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione da dicembre 2021 è di circa 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 88.5 cm a partire da gennaio 2011 di cui circa 18.5 cm da gennaio 2021.”.

Lo scorso anno “nella settimana dal 12 al 18 aprile 2021sono stati registrati 24 terremoti” mentre “la velocità media del sollevamento da settembre 2020 è di 13±2 mm/mese e il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 73 cm da gennaio 2011. I flussi di CO2 dal suolo non hanno mostrato variazioni significative dopo la diminuzione dei valori registrata agli inizi di maggio 2020, probabilmente legata a variazioni locali del sito di emissione misurato dalla stazione. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~99°C. Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione da dicembre 2021 è di circa 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 88.5 cm a partire da gennaio 2011. La velocità media del sollevamento a partire da settembre 2020 è di 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 73 cm da gennaio 2011 di cui circa 24 cm da gennaio 2019.”.

Nello stesso periodo del 2018 “non sono stati registrati terremoti. Non si osservano deformazioni del suolo significative. La fumarola di Pisciarelli non ha evidenziato variazioni significative per quanto riguarda il flusso di CO2, mentre la temperatura ha mostrato un incremento fino al valore di 116.4 °C per poi stabilizzarsi intorno ai 115 °C. L’ultimo evento è stato registrato il 25/03/2017 alle 03:04 UTC (Md = 0.1). Il sollevamento che interessa l’area flegrea a partire da luglio 2017 è caratterizzato da un valore medio nell’area di massima deformazione di circa 0.7 cm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 27 cm a partire da gennaio 2014, di cui circa 7.5 cm da gennaio 2017.“.

Andando indietro nel tempo, “nel dicembre 2012 sono stati rilevato 2 eventi entrambi di magnitudo -0.5. La velocità attuale (ndr dicembre 2012) è dell’ordine di 2.5-3.0 cm/mese alla stazione GPS di Rione Terra a Pozzuoli RITE, valore massimo ad oggi rilevato a partire dalla fase di sollevamento iniziata nel 2005.”.

Aldilà dell’intensificarsi degli eventi e in termini di valore assoluto di magnitudo, il dato rilevante è la quota raggiunta dalla crosta terrestre nei punti rilevati negli anni che ha raggiunto i 90 cm anche se, a occhio nudo, alla darsena di Pozzuoli e sulla costa di Lucrino (spiaggia e lago) l’innalzamento sembra aver superato abbondantemente il metro. Solo qualche anno fa alla darsena le barche galleggiavano e transitavano senza problemi, sulla spiaggia di Lucrino la battigia era a ridosso delle passerelle di transito per i bagnati e il canale di collegamento mare/lago Lucrino era difficile da percorrere per la volta a pelo d’acqua.
Come piu volte scritto da questa testata giornalistica, non ci sono motivi di allarme. Chi ha scelto di scelto di vivere nei campi ardenti ha acquisito la necessaria resilienza e consapevolezza del fenomeno al punto di avere la sufficiente serenità.
Quello che invece dovrebbe far riflettere ed allarmare è una modalità di gestione ed amministrazione del territorio che non tiene conto di eventuali, possibili, criticità dovute ad una evacuazione, seppur se a scopo precauzionale.(CFN)