Bradisismo, i cittadini si incontrano e stilano un documento che sarà posto all’attenzione dei sindaci e dei responsabili di Protezione Civile e al Governo

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Pozzuoli - incontro movimenti civici

(CFN) POZZUOLI – Si sono dati appuntamento in Piazza della Repubblica a Pozzuoli un folto numero di cittadini aderenti a comitati, associazioni e movimenti del territorio per discutere dei problemi legati alle conseguenze del fenomeno bradisismo che sta interessando, in modo più importante, da diversi mesi i Campi Flegrei.

Dopo i diversi interventi dei referenti dei diversi gruppi, consapevoli della necessità di visioni e soluzioni complessive per affrontare la questione bradisismo nel futuro, è stato stilato un documento unitario e condiviso su diversi punti considerati vitali per poter affrontare le problematiche e continuare a vivere e convivere nel proprio territorio: gli edifici, gli sfollati, il territorio e la prevenzione.

Ma andiamo per gradi analizzando in modo specifico i punti e le richieste:

Gli Edifici

  1. Censimento a tappeto, a carico dello stato, nella zona d’intervento prevista all’art.4 del DL 140/2023, per l’analisi di agibilità e di vulnerabilità degli edifici pubblici e privati, da attuare tramite indagine strumentale;
  2. Messa in sicurezza, a totale carico dello Stato, degli edifici dichiarati in dissesto dalla protezione civile, per un celere rientro nelle proprie abitazioni per gli abitanti sfollati, da individuare entro i 150 giorni dagli eventi di marzo, come dichiarato dal governo;
  3. Messa in sicurezza, con adeguamento o miglioramento antisismico in osservanza al dettame delle NTC 2018, degli edifici individuati come vulnerabili, al 100% a carico dello Stato;
  4. Velocizzazione e specificazione dei tempi e delle procedure, con potenziamento dei fondi, completamente insufficienti per gli interventi necessari individuati nei decreti Campi Flegrei per le analisi di agibilità e di vulnerabilità e per l’adeguamento e miglioramento sismico degli edifici;

Gli Sfollati

  1. Garantire una adeguata sistemazione abitativa a tutti gli sfrattati, senza allontanarli di decine di km dalla città. A tal fine si devono utilizzare tutti i possibili strumenti legislativi atti sia a reperire soluzioni abitative sia a calmierare i prezzi degli affitti per coloro che optano per il contributo di autonoma sistemazione. Tali soluzioni non devono essere a scadenza, ma durare per tutto il periodo che si è sfrattati;
  2. Inizio immediato dei lavori di messa in sicurezza degli stabili destinatari di ordine di sgombero, con l’obiettivo del rientro nelle proprie abitazioni entro 150 giorni a partire dal 27.03.2025.
  3. Blocco di mutui, fitti, utenze e oneri tributari per tutte e tutti gli sfollati;

Il Territorio

  1. Potenziamento dei servizi del territorio: scuole, servizi e presidi sanitari, trasporti pubblici, infrastrutture portuali, siti archeologici, culturali e sportivi. Per evitare che il fenomeno del bradisismo venga strumentalmente utilizzato per il loro ridimensionamento;
  2. Creazione o potenziamento degli hub di accoglienza e attesa, con loro distribuzione territoriale, con la possibilità di accesso per tutte e tutti e con la presenza di servizi per i bambini, le persone affette da disabilità, la presenza di servizi bagni e docce, letti, aree attrezzate per le esigenze di base, presidi sanitari;
  3. Creazione di presidi fissi per il supporto psicologico con un canale di accesso immediato per la presa in carico presso i centri di salute mentale delle ASL territoriali;
  4. Supporto al tessuto sociale e civile, alle attività economico-produttive (commerciali, artigianali e del mare), ai lavoratori dipendenti e precari, compresi chi perde il salario a causa di eventuali chiusure, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti;
  5. Esenzioni dalle tasse locali per tutti gli sfrattati, famiglie ed imprese.

La Prevenzione

  1. Studi di Microzonazione Sismica per mettere in risalto le aree suscettibili di possibile amplificazione dello scuotimento generato da eventuale ulteriore sisma;
  2. Informazione chiara e trasparente: distinzione rischio eruttivo e rischio sismico, accesso ai dati, pubblicazione online di tutti gli interventi pubblici svolti, incontri pubblici (cadenzati) tra territorio e tecnici;
  3. Rafforzare i controlli sulla spesa pubblica;

Il documento sarà ufficialmente consegnato ai sindaci del territorio, in particolare a Luigi Manzoni sindaco di Pozzuoli, il comune più colpito dal fenomeno bradisismico, ma anche ai responsabili locali e nazionali della Protezione Civile ed al ministro Lello Musumeci.(CFN)

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