Bus precipitato a Monteforte Irpino, indagati due funzionari della Motorizzazione: la revisione non era regolare.
(CFN) – NAPOLI – Svolta nell’inchiesta del bus precipitato dal viadotto Acqualonga di Avellino dove nel luglio scorso persero la vita 40 persone per la maggior parte di Pozzuoli. Secondo la Procura, che sta ancora indagando sull’accaduto, il bus della Volvo, al momento della tragedia, aveva i freni fuori uso e non aveva alcuna revisione. Il mezzo era stato immatricolato nel 1995, reimmatricolato nel 2008 e revisionato nel marzo 2013.
Dalle perizie, che sono state consegnate alcuni giorni fa, è emerso che l’impianto frenante era fuori uso: i tubi erano stati tranciati dalla rottura dell’impianto di trasmissione del mezzo. La rottura sembra essere avvenuta alcune centinaia di metri prima del punto dove è avvenuto l’incidente, probabilmente dopo la galleria all’inizio della discesa del tratto di A2 tra Avellino e Baiano. Ma altri accertamenti tecnici sono attesi nelle prossime settimane.
Ma quello che ha insospettito gli inquirenti è stato il certificato di revisione del bus, fornito dalla “Mondo Travel” di Gennaro Lametta. Una perizia avrebbe stabilito la non autenticità del documento anche perchè privo della richiesta della ditta e della ricevuta di versamento della tassa governativa. Per questo motivo si ipotizza che lo stesso sia stato compilato successivamente al marzo 2013.
Per questo motivo due dipendenti, Vittorio Saulino e Antonietta Ceriola, della Motorizzazione Civile di Napoli sono stati raggiunti da un avviso di garanzia per falso in atto pubblico. Saulino era stato ascoltato dai magistrati della procura di Avellino alcuni mesi fa ed aveva disconosciuto la sua firma sotto il documento, quindi, il pm ne dispose una perizia grafologica che ne avrebbe, invece, accertata l’autenticità. Di qui il serio dubbio che il documento sia stato emesso molto dopo la revisione e dopo la tragedia.
Anche un’altro mezzo della “Mondo Travel” avrebbe una revisione sospetta ed è per questo motivo che alla ditta sono state sospese tutte le licenze per il trasporto di persone.
Il titolare, Gennaro Lametta, è accusato di omicidio colposo e disastro colposo assieme al direttore del tronco di Autorstrade SpA Michele Renzi e al responsabile della manutenzione Antonio Sorrentino. La Procura ha anche contestato l’omissione di atti d’ufficio ad altri tre dirigenti della società autostradale: Nicola Spadavecchia e Paolo Berti ex direttori di tronco e Michele Maietta coordinatore del centro servizi di Cassino.(CFN)