Campi Flegrei, danni da maltempo: manca la manutenzione, “cronaca di una morte annunciata della politica”
Campi Flegrei letteralmente flagellati nelle ultime ventiquattr’ore dal maltempo. Il vento e la pioggia hanno messo a nudo la cruda realtà che non riguarda però solo la nostra storica e meravigliosa terra. Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida e Quarto stanno facendo la conta dei danni. Alberi abbattuti, insegne divelte, cartelloni pubblicitari sradicati. L’Italia è ormai un paese dove da anni ci sono cambiamenti climatici in corso. Gli studiosi e i meteorologici lo stanno dicendo da tempo. Come prevenire tutto questo? Semplice, molto semplice: con la manutenzione. Ma non quella sporadica, oppure, solo dopo che accadono tragedie. La gente la sta chiedendo da sempre. Ma la politica sembra essere sorda. Tutta la politica, anche quella dei Campi Flegrei, nessuna esclusa e di tutti i colori politici. Ci vuole una manutenzione costante soprattutto sugli alberi. Questa mattina un pover’uomo di 62 anni ha perso la vita perché schiacciato da un pino ad Agnano. Una vita spezzata per colpa della mancata manutenzione. Un paradosso assurdo, una morte inconcepibile. In Italia siamo il paese del “giorno dopo”, facile, troppo facile. Ma ora basta. La gente è stanca, ma soprattutto vuole restare tranquilla. Basta con i post politici in funzione delle prossime elezioni sui social dell’ordinaria amministrazione e all’ordine del giorno. Cari politici, il maltempo ha messo a nudo le vostre mancanze nessuno escluso. Ora ci vogliono i fatti. Ma quelli concreti. Facile chiudere le scuole appena c’è un’allerta meteo. Ormai è diventata una barzelletta. Non è meglio, invece, fare la giusta manutenzione agli istituti scolastici, alle strade, agli alberi, alle tabelle e alle insegne ed avere così le scuole sempre aperte? Perché se la politica nazionale e locale non si sveglia assisteremo sempre di più a situazioni come in questi due giorni. A disastri per allagamenti e ad alberi che cadono come birilli. E prendendo in prestito il romanzo di Gabriel Garcia Marquez e il film di Francesco Rosi, ad una sempre più “cronaca di una morte annunciata della politica”.
*Campi Flegrei News