Cava Lubrano sarà recuperata e posta sotto tutela ambientale ed archeologica
(CFN) BACOLI – La Cava Lubrano, oggetto oggi di discussione in Consiglio dei Ministri, potrebbe essere un sito oggetto di recupero ambientale e poi riconvertito per attività di salvaguardardia anche per gli interessi archeologici e paesaggistici dell’area. Ma prima di decidere il CdM ha chiesto di assumere ulteriori approfondimenti da compiersi entro i prossimi 30 giorni. La cava, utilizzata per anni per l’estrazione di tufo e pozzolana, fu poi utilizzata come discarica. Il proprietario della cava, la Pozzolana Flegrea dell’imprenditore Vincenzo Lubrano, finì sotto inchiesta per l’utilizzo illecito della stessa. La Procura mise sotto sequestro l’area in quanto vi furono trovati rifiuti poi giudicati non pericolosi. Nell’ambito delle indagini la Pozzolana Flegrea fu coinvolta in un traffico di rifiuti insieme alla ditta dei fratelli Pellini di Acerra e alla Ecoindustria con sede nel nord Italia. I fratelli Pellini oltre che essere accusati di traffico di rifiuti e disastro ambientale furono accusati di essere organici al clan Belforte. Nel mese di marzo del 2013 la sentenza che, su quaranta imputati, condannò una decina di persone, ad altre furono dettate delle prescrizioni, altri assolti perchè il reato non sussisteva.(CFN)