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Cava Lubrano, un incendio che riporta alla luce rifiuti tossici

Cava Lubrano, un incendio che riporta alla luce rifiuti tossici

(CFN) BACOLI – L’incendio che sabato scorso ha interessato Cava Lubrano, nei pressi del Castello di Baia, doloso o accidentale che sia, ha consentito di portare alla vista rifiuti tossici che per anni sono stati occultati dalla vegetazione. Rifiuti pericolosi smaltiti illecitamente che ha visto i proprietari uscirne, nel 2013, assolti da una inchiesta della Procura (leggi QUI). Adesso le indagini probabilmente ripartiranno alla luce dei nuovi rinvenimenti: condotte in ferro ricoperte da bitume, guaina, materiali bitumosi, barche in vetroresina, motori, pali di metallo, materiale di risulta, bidoni. Questo è quanto è stato rinvenuto, a vista, nel corso del sopralluogo effettuato stamane da sindaco e ARPAC. E chissà quanto ancora potrebbe esserci occultato nell’invaso coperto da decine di metri cubi di terreno.Cava Lubrano 7

L’incendio ha distrutto la vegetazione spontanea che copriva un invaso naturale saturo di rifiuti. – ha dichiarato il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione – La cava, ben nota alla cronaca giudiziaria, si presenta a pochi passi da abitazioni, siti archeologici, pubbliche strade. È già stata ordinata, ai proprietari, la messa in sicurezza dell’area: devono farlo, ad horas. Ma, badate bene – conclude il Sindaco Della Ragione – non ci fermeremo qui: mossi, come sempre, dalla determinazione di chi ha come obiettivo e dovere prioritario quello di difendere la salute pubblica ed informare la popolazione.”.

Cava Lubrano 2Cava Lubrano, nel gennaio 2014, fu oggetto di una proposta di bonifica ambientale con recupero e riconversione in attività di salvaguardia archeologica e paesaggistica. La proposta giunse addirittura sul tavolo del Consiglio dei Ministri che dispose approfondimenti urgenti prima di stanziare somme.
Un processo con assoluzione e un progetto di riconversione difficilmente “gestibile” da un qualsivoglia comune cittadino. Delle entrature di alto livello per la gestione del “prima”, “durante” e “dopo” con fasi complesse ma ben congegnate degne delle migliori “menti pensanti”. Un processo dove certamente la politica ha avuto, e probabilmente ha ancora, un suo ruolo. Una “filiera” ed un carteggio ai quali solo un procuratore può mettere le mani, volendo. Le settimane a venire ci diranno se ci sarà la volontà di far luce definitivamente sull’intera vicenda.(CFN)Cava Lubrano 6

Foto a cura del Comune di Bacoli