Centro storico. Figliolia: la crescita culturale della città passa da qui
(CFN) POZZUOLI – Da qualche settimana si lavora alacremente nel centro storico di Pozzuoli per eliminare le vetrine delle attività commerciali, divenute nel tempo decadenti ed obsolete, oggetto di una ordinanza di abbattimento, pena una sanzione pesantissima di 25mila euro a carico degli inadempienti (leggi QUI). Poche ore, oramai, restano a disposizione dei commercianti per adeguarsi al nuovo Piano Vetrine varato dal consiglio comunale. Le attività commerciali hanno dovuto eliminare le vetrine sporgenti dai fabbricati per allinearle alle facciate realizzando, dove possibile, delle “nicchie a raso”. Il ripristino dello stato dei luoghi sarebbe dovuto avvenire entro lo scorso lunedì 19 ma l’Amministrazione puteolana ha adottato un atteggiamento flessibile lasciando ancora qualche giorno per ottemperare.
Così, in poche settimane, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, è riuscito a risolvere un problema che si trascinava da anni portando a termine il suo progetto di risanamento del centro cittadino “per attuare la crescita culturale della città” ha dichiarato il sindaco Figliolia.
Fondamentale è stata la collaborazione delle associazioni di categoria che hanno accompagnato i commercianti in un cambio di prospettiva commerciale nella prospettiva di un futuro imprenditoriale più roseo.
“Con l’avanzamento dei lavori del Programma PIU Europa, – ha detto il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – il centro storico di Pozzuoli assume sempre più un’identità precisa e un aspetto ordinato. Per l’amministrazione questo progetto di restauro – dichiara Figliolia – è un mezzo per attuare la crescita culturale della città. Un atto che punta al recupero e alla riqualificazione dell’ambiente vissuto e alla tutela del patrimonio storico della città” conclude il sindaco.
Intanto il centro storico, e la città più in generale, vivono un momento di forte difficoltà economica frutto, oltre che della cosiddetta difficile congiuntura economica che sta attraversando l’Italia, soprattutto di una identità economica mai trovata frutto dei dissesti di una politica cieca ed intenta a coltivare il proprio personale oricello. Non esistono più settori trainanti come quello industriale delle fabbriche, della pesca, dell’agricoltura. Nel frattempo miliardi di lire, prima, spesi per la realizzazione del mega quartiere di Monteruscello (oggi al limite della fatiscenza), le ristrutturazioni del centro storico nel dopo bradisismo e il recupero della rocca del Rione Terra a cui si sono aggiunti milioni di euro, poi, per il porto, Rione Terra e bretella di collegamento Tangenziale-Porto e in ultimo la riqualificazione del centro storico grazie a PIU Europa.
La Cultura, il Turismo, l’Archeologia, il Paesaggio, l’Ambiente, allo stato dei fatti, non sono mai stati veri obbiettivi per le diverse amministrazioni succedutesi tantomeno per quest’ultima che sembra particolarmente impegnata a trovare soluzioni per “mettere in campo le procedure tese ad una gestione corretta e trasparente per rilanciare l’antica rocca“.
Pozzuoli, ed i Campi Flegrei, continuano a pagare i dissesti di una politica fatta di bassa lega.(CFN)