Vetrine, costerà 25mila euro a chi non le abbatte
(CFN) POZZUOLI – Ai commercianti del centro storico potrebbe costare la somma di 25mila euro il mancato abbattimento delle vetrine: 5mila per l’abbattimento in danno e 20mila di sanzione pecuniaria. La lunga storia delle vetrine dei negozi sporgenti dai fabbricati, in alcuni casi realizzate anche oltre vent’anni fa, giunge all’epilogo, o quasi. Dopo anni di ricorsi al TAR, di trattative con il Comune per trovare una possibile soluzione (una sorta di sanatoria) e l’interessamento della Procura sembra che oramai i commercianti siano obbligati ad eliminarle ripristinando lo stato dei luoghi.
Entro oggi, 19 ottobre, tutte le vetrine sporgenti dalle strutture dei fabbricati dovevano essere eliminate. In molti, alla fine, hanno ceduto sotto la minaccia sanzionatoria dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Pozzuoli mentre altri hanno deciso di non abbatterle. I controlli sono già scattati nei giorni scorsi.
Qualcuno forte della sentenza favorevole del TAR, qualcun altro forte di qualche autorizzazione ottenuta. Infatti, sembra che qualcuna di queste, più o meno negli ultimi anni, ha presentato istanza di sanatoria ottenendo una sorta di “foglio di via”. Una cosa è certa: chi ha dovuto abbattere è sul piede di guerra e “venderà cara la pelle” facendo emergere le discriminazioni e valere i propri diritti anche perché, sembra, che artefice e beneficiario della vetrina sanata sia molto vicino agli ambienti amministrativi.
Ad ogni modo, a partire dal 26 ottobre, l’Ente di via Tito Livio ha minacciato sopralluoghi e abbattimenti in danno a chi non ha ottemperato all’ordinanza. Poi rimangono i danni causati dai marciapiedi deturpati lasciati dalle vetrine. Non è chiaro se dopo i lavori, pressoché ultimanti, di Europa PIU a ripararli dovrà essere il Comune, i commercianti o i proprietari degli immobili.(CFN)