Crisi, Figliolia al contrattacco cerca adepti per una nuova blindatura

Il sindaco Figliolia
(CFN) POZZUOLI – Sarà stata una notte insonne quella appena trascorsa per Vincenzo Figliolia, e non solo per il caldo afoso di questi giorni. La voragine sulla quale si trova, dopo essere andato sotto con la sua maggioranza, una volta famosa per essere bulgara, è decisamente pericolosa. Ma stamane, da un lato e dall’altro, grandi manovre politiche di avvicinamento alla ricerca di certezze e numeri sia per riemergere che per affondare. da un lato i “dissidenti” riunitisi presso il Comune per fare quadrato e “guardarsi negli occhi” per capire se qualcuno potesse fare il doppiogiochista. dall’altra il Sindaco alla ricerca di soluzioni per trovare una nuova formula di blindatura.
Il PD puteolano, intanto, nel pomeriggio ha diffuso un comunicato di condanna per quanto avvenuto ieri in Consiglio.
“La premeditata assenza ai lavori del Consiglio comunale è un atto politicamente grave che penalizza fortemente l’intera comunità, – si legge nel comunicato – soprattutto quando è fatta registrare da componenti della maggioranza che, in tal modo, hanno ostacolato, per la mancanza del numero legale, l’approvazione di atti amministrativi importanti come la manovra di riequilibrio del bilancio comunale che, nel corso della seduta consiliare del 4 Agosto, è stata licenziata solo in parte e solo grazie all’alto senso civico ed istituzionale dimostrato da alcuni consiglieri della minoranza che hanno assicurato la propria presenza in aula. La decisione assunta dai consiglieri della maggioranza che hanno disertato i lavori consiliari è ingiustificata ed ingiustificabile e, chiaramente strumentali, sono le motivazioni che hanno addotto a sostegno del proprio comportamento e che riteniamo inutile commentare perché non riescono a nascondere l’ evidente volontà di anteporre ambizioni politiche personali e di parte all’espletamento del mandato conferitogli dalla comunità. La vicenda però rende tristemente attuale una riflessione esternata qualche tempo fa da un autorevole e mai dimenticato esponente della politica italiana ‘Pietro Nenni’ che ebbe a dire: ‘In Politica ci sono sempre due categorie di persone, quelli che la fanno e quelli che ne approfittano’. La comunità non può patire i danni di tali strumentali atteggiamenti. – si legge ancora nel comunicato – L’iter amministrativo non può arrestarsi. Ogni ritardo inciderebbe negativamente sul percorso intrapreso e vanificherebbe gli sforzi prodotti per assicurare ai cittadini una piena fruibilità e vivibilità del territorio e un reale sviluppo delle sue economie. A tal fine i partiti che costituiscono la maggioranza consiliare, nel pieno rispetto del mandato affidatogli dalla comunità, continueranno ad assicurare il proprio impegno politico-amministrativo garantendo pieno sostegno al Sindaco ed alla realizzazione delle linee politiche-programmatiche di cui si fa portatore.”
Il documento è firmato da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, I Verdi e dal Consigliere Comunale del Gruppo Misto Vincenzo Bifulco.
Rincara la dose Niki Della Corte (PD), che pure ha abbandonato l’aula, che fa sapere che egli era “presente al Consiglio per tentare di dare il mio contributo, nonostante la delusione per alcuni provvedimenti all’ordine del giorno approssimativi e incoerenti; altri hanno legittimamente scelto forme diverse, non partecipando alla seduta ma in qualche modo rinunciando a spiegare i motivi del dissenso. – chiarisce Della Corte – Io ho invece provato a entrare nel merito dei problemi, a dialogare in modo costruttivo, ma di fronte all’ennesimo muro di gomma, anche da parte del mio stesso gruppo consiliare del PD, sempre più assuefatto e schiacciato sulle posizioni del primo cittadino, ho deciso di uscire dall’Aula, come segno di disagio per la situazione e per i metodi. Non potevo e non posso dare il mio assenso a questa novità che si intende inaugurare a Pozzuoli, le ‘opposizioni governative’ frutto di patti e di forme di vecchia politica, – denuncia il consigliere Della Corte – il cui prezzo rischia di ricadere ancora una volta sulle spalle della città”.
Il sindaco Figliolia, però, sembra non aver perso la bussola pur navigando a vista in mare aperto. A parte i sei del PD rimasti fedeli potrebbe contare su Salvatore Maione, ieri stranamente presente in consiglio forse un po’ per “dovere”, su Filippo Monaco che ieri ha lasciato l’Assise ma ha lasciato Pietro De Vito come a dire “se ne può parlare“, su Tozzi, costantemente alla ricerca di “un posto al sole”, su Michelangelo Luongo che non lascerebbe lo scranno per nessun motivo al mondo, su Terracciano e Bifulco che rispondono a comando. Insomma, una nuova pseudo maggioranza risicata e a macchia di leopardo che di contenuti politici ne ha ben pochi e basata sopratutto sul “Do ut des”.
Nel frattempo il gruppo dei “dissidenti” è al lavoro alla ricerca della “chiave di volta” per costringere il sindaco a cedere qualcosa anche perché i “tempi stringono”.(CFN)