Disservizi ex Sepsa, parla l’assessore regionale Vetrella: “In 5 giorni danni per 160mila euro e 420 corse soppresse; è vergognoso e inaccettabile”
Un elettrotreno della Cumana (immagine di repertorio)

Disservizi ex Sepsa, parla l’assessore regionale Vetrella: “In 5 giorni danni per 160mila euro e 420 corse soppresse; è vergognoso e inaccettabile”

(CFN) NAPOLI –  “In soli cinque giorni l’inaccettabile protesta senza preavviso che ha coinvolto la ex Sepsa ha provocato oltre 160mila euro di danni all’azienda, circa 32mila euro al giorno, senza contare le penali che la Regione applicherà per mancato rispetto del contratto di servizio. Complimenti a chi ha deciso di realizzare questa sorta di sciopero bianco, che – per come si è svolto – ha completamente paralizzato i servizi di Cumana e Circumflegrea, con disagi devastanti e ingiustificabili per la mobilità di lavoratori e studenti, oltre all’ennesimo colpo all’immagine di un servizio pubblico già fortemente danneggiato negli anni passati da sprechi e cattiva gestione e che stiamo faticosamente cercando di risanare e riportare alla normalità.”

L'assessore Vetrella
L’assessore Vetrella

E’ quanto dichiarato dall’assessore ai Trasporti e alla viabilità della Regione Campania Sergio Vetrella.  Secondo i calcoli effettuati dall’EAV, dal 26 al 30 settembre scorsi a causa dell’anomala agitazione del personale sono state soppresse ben 420 corse (84 al giorno), con punte del 40% di cancellazioni delle 210 previste ogni giorno dal contratto di servizio. “Nessuna motivazione – spiega Vetrellapuò giustificare una così odiosa forma di protesta, che se invece fosse stata incanalata nelle normali procedure di rivendicazione avrebbe trovato – come è sempre successo – l’ascolto e la collaborazione degli enti preposti, a cominciare naturalmente dalla Regione, a tutela dei diritti dei lavoratori e senza danni per gli utenti. Si è scelta invece da alcuni un’azione che potrebbe configurarsi come reato di interruzione di pubblico servizio, e che non fa altro che esasperare ulteriormente gli animi tra i lavoratori e i cittadini, privati senza alcuna colpa del loro diritto alla mobilità. E per questo, giustamente, ci hanno invaso di lettere e telefonate di protesta in cui lamentano di essere utilizzati come strumenti di ricatto per ottenere riconoscimenti economici. ci dicono di aver saputo dai lavoratori stessi che i disservizi avverrebbero perché stanno adottando il protocollo sulla sicurezza alla lettera, e che quindi non farebbero circolare tutti i treni, ma non per carenza di convogli funzionanti (alcuni di quelli rimasti in deposito appena il giorno prima erano entrati regolarmente in servizio senza che vi fosse rilevato alcun problema), bensì perché non avrebbero ottenuto un “premio di risultato“, che invece sarebbe stato corrisposto ai loro colleghi della Circumvesuviana, appartenenti anch’essi al gruppo Eav. “Ci sono cittadini – aggiunge ancora l’assessore regionale – che ci scrivono che, lavorando al centro di Napoli e vivendo in provincia, non hanno la possibilità di recarsi in ufficio con l’auto poiché il parcheggio gli costerebbe quasi quanto una giornata di lavoro, e così, grazie alle corse saltate, tutti i giorni fanno ritardo in ufficio e la sera rientrano a casa molto tardi. Altri ancora, per sopperire a questa intollerabile situazione, stanno organizzando per i figli un car sharing con i genitori degli altri studenti, spendendo così ulteriori soldi. Se così è, dunque – conclude Vetrellaquesta situazione vergognosa va denunciata e i dirigenti dell’EAV devono prendere provvedimenti drastici nei confronti di quei lavoratori che non si fanno scrupolo di strumentalizzare gli utenti per fini personali. Data la gravità della vicenda, infine, sono certo che il prefetto – grazie alla cui disponibilità abbiamo tenuto e continuiamo a tenere numerosi incontri sui temi dell’efficienza e della sicurezza dei trasporti – valuterà le eventuali e opportune azioni da intraprendere, a tutela dell’ordine pubblico e a difesa dell’interesse generale dei cittadini.” (CFN da CS)