ESCLUSIVA/ Falso: “Venti anni fa scrivemmo la storia. Squadra, società e tifosi una corazzata invincibile” – LE FOTO

Carmine Falso, allenatore della Puteolana nella stagione 1999-2000 che vinse il campionato di serie D
POZZUOLI – Il 16 aprile prossimo è una data indelebile per i tifosi della Puteolana. Vent’anni fa, infatti, i diavoli rossi festeggiavano al termine della vittoriosa gara per 2-0, con una doppietta di Egidio Pirozzi, contro la Palmese, la promozione in serie C2 con quattro partite d’anticipo sul termine del campionato. Il condottiero di quella corazzata straordinaria era un uomo di grande carisma e personalità: Carmine Falso.
I RICORDI “Fu una giornata che conservo nel mio cuore con grande affetto e di cui ancora oggi ricordo ogni attimo – dichiara Falso -. Già all’esterno dello stadio c’era un’atmosfera e una passione unica. Poi, quando entrai al Domenico Conte tutto vestito a festa di granata mi emozionai molto e piansi per la gioia. La partita? Segnò una doppietta Pirozzi sfruttando un cross di Genco sul secondo goal, quello che, poi, fu uno dei nostri punti forte di quell’annata. C’era una marea di gente, credo oltre le cinquemila persone ma soprattutto tantissimi bambini. Ma il merito di quella vittoria fu di una squadra che era prima un gruppo di uomini e, poi, calciatori. E, poi, la solidità e la tranquillità che ci trasmise la società dall’inizio dell’anno fino alla fine: il presidente Attilio Cesarano dimostrò con i fatti la sua voglia di vincere. Una società diretta senza lasciare nulla al caso dal direttore generale Nicola Pannone, a cui faccio gli auguri per una pronta guarigione dopo quello che gli è accaduto sabato scorso“.
LA STAGIONE “Fui chiamato dal presidente Cesarano ad inizio agosto, mi disse mister io voglio vincere il campionato, dobbiamo costruire una squadra, anzi, due. Voglio riportare la serie C a Pozzuoli – continua Falso -. Mi colpirono subito quelle sue parole, intuì che avevo di fronte un uomo che voleva scrivere qualcosa d’importante per lo sport a Pozzuoli, come lo è stato d’altronde. Insieme con il direttore Nicola Pannone non badammo a spese ma a noi non interessava tanto il nome, ci premeva creare un gruppo che potesse essere composto da giocatori intercambiabili. Prendemmo il meglio degli under che c’erano in circolazione: Giulio e Vincenzo Migliaccio, Valerio Visconti che si andarono ad aggiungere a Tommaso Manzo, Mariano Tempesta e Mario Terracciano che già c’erano in rosa. E, poi, c’era il gruppo degli over: Chietti, Di Noia, Genco, Bizzarro, Perrella, Vanacore, Campilongo, Pirozzi, Dionisio, Carafa, Zottoli, Tavolieri, Di Napoli, Coscione, D’Agostino. Che squadra, allenarli nel corso della settimana era ogni giorno sempre più bello. Era un gruppo affiatato soprattutto al di fuori del terreno di gioco. Non ci scalfiva nulla, ci facevamo scivolare addosso tutto anche quando nel periodo natalizio il Real Cassino cercò di insidiarci il primato. Quando capii che potevamo vincere il campionato? Il 9 gennaio nello scontro diretto che vincemmo in casa con un goal su calcio di rigore di Zottoli“.
IL MODULO “Dicevamo che io ero un difensivista – dice Carmine Falso -. Ma il sottoscritto vent’anni fa giocava con quella Puteolana il 3-4-1-2 con Bizzarro, Perrella e Dionisio davanti al portiere Visconti. Per l’epoca era una novità rispetto ad oggi e alla fine i risultati mi hanno dato ragione. E, poi, io dissi già ad agosto che volevo dei giocatori esperti sugli esterni perché gli avversari in quei ruoli mettevano sempre gli under. Prendemmo, infatti, Genco, Chietti e Vanacore che avevano sempre la supremazia contro i giovani che si trovavano contro. Se guardate bene le statistiche molti nostri goal sono nati proprio dalle loro invenzioni sulle fasce. Pirozzi, Campilongo e Zottoli? Unici perché erano intercambiabili, chiunque inserivi non sbagliava mai, c’era una sana competizione tra loro e a trarne vantaggio era tutta la squadra. E, poi, alle loro spalle c’era Onelio Tavolieri, un trequartista capace come pochi a smistare assist ai compagni per mandarli a segnare“.
SUPPORTERS GRANATA “Straordinari i tifosi della Puteolana – spiega Carmine Falso -. Da giocatore, prima, e da allenatore, poi, sono stato in diverse piazze ma non ho mai avuto una tifoseria come quella dei diavoli rossi di Pozzuoli. Nel corso della settimana venivano in centinaia a vedere gli allenamenti. Ci seguivano dappertutto. Sono grandi intenditori di calcio, quello vero, perché abituati da tanti anni in cui la Puteolana ha militato tra serie C e serie D. A loro oggi mi sento di dire di stare vicino all’attuale squadra e di sostenere i giocatori fino alla fine nella lotta per la vittoria del campionato di Eccellenza contro l’Afragolese“.