IL RICORDO/ Terremoto dell’Irpinia: 39 anni fa l’apocalisse che devastò la Campania
(CFN) POZZUOLI – Un ricordo indelebile nella memoria di chi lo ha vissuto 39 anni fa. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 fu un sisma che si verificò il 23 novembre e che colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale.
LA SCOSSA Caratterizzato da una magnitudo di 6,9 (X grado della scala Mercalli) con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza, e Conza della Campania, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili, 2.914 morti. Il terremoto colpì alle ore 19,34 e 53 secondi di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa della durata di circa 90 secondi, con un ipocentro di circa 10 km di profondità, colpì un’area di 17.000 km quadrati. Napoli e i Campi Flegrei furono colpiti anche loro da questa tragedia immane.
LE PAROLE DI PERTINI E MORAVIA “Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi“, disse l’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini in diretta al Tg2 del 25 novembre del 1980. “Ad un tratto la verità brutale ristabilisce il rapporto tra me e la realtà. Quei nidi di vespe sfondati sono case, abitazioni, o meglio lo erano“, scrisse Alberto Moravia su “Ho visto morire il Sud”. (CFN)