Invasione di ovature di Policheti nel lago Miseno, l’esperto: “Brusco innalzamento della temperatura”
(CFN) BACOLI – Da alcuni giorni nel lago Miseno c’è un enorme numero di ovature di Policheti, dei particolari vermi marini. Ne abbiamo parlato con Antonio Terlizzi, responsabile di zoologia e biologia marina all’Università di Trieste e ricercatore per la stazione zoologia Anthon Dohrn di Napoli.
Il numero così considerevole di ovature di Policheti che significato hanno? “Molti policheti sincronizzano l’attività riproduttiva in base a fenomeni ambientali, fasi lunari, bruschi cambiamenti di salinità o temperatura etc. La densità di questo animali può essere molto elevata. Non si vedono solo perché vivono infossati. La formazione sincrone di ovature li rende semplicemente più visibili“.
Cosa sono i Policheti? E soprattutto cosa sono quegli ovuli bianchi e come li producono?
“I policheti sono una classe marina del phylum degli anellidi. Esistono diverse forme e migliaia di specie, da quelle che costruiscono gusci calcarei e vivono sui substrati duri a quelli a vita libera che vivono strisciano, a quelli che costruiscono tubi chitinosi (i famosi spirografi) dal quale fuoriesce una corona di tentacoli per l’alimentazione. Nel caso in questione abbiamo a che fare con la cosiddetta infauna e con dei vermi segmentati, probabilmente appartenenti al gruppo degli Arenicolidae che vivono all’interno del sedimento. Caratteristica della riproduzione di tali specie è quella di ritenere le uova mature per la fecondazione esterna, che avviene in acqua, captando gli spermatozoi di esemplari maschi. Le uova fecondate vengono poi protette da una struttura mucosa/gelatinosa che ha evidentemente un ruolo protettivo e deterrente per potenziali predatori“.
E’ normale la loro presenza in un lago come il Miseno?
“Si è piuttosto normale. Questi animali sono molto tolleranti ad escursioni di salinità e temperatura quali quelli delle acque di transizione e prediligono sedimenti fini e ricchi di sostanza organica di cui si nutrono“.
E’ possibile che siano stati messi da pescatori per la loro proliferazione perché vengono utilizzati molto come esca per la pesca?
“Molti policheti sono utilizzati per la pesca. Ma escluderei che la densità sia da imputare ad una immissione di animali da parte di qualcuno a fini di allevamento“.
La loro proliferazione così eccessiva è dovuta ad un probabile eccesso di nutrienti nel lago?
“Come detto non si può dire parlare di proliferazione e di densità anomale della specie. Quello che è immediatamente percepibile è l’abbondanza di ovature dovute ad una particolare contingenza che ha fatto si che la deposizione si manifestasse in maniera sincrona e particolarmente visibile“.
E’ da escludere il problema di inquinamento?
“Si tenderei ad escludere l’evento come legato ad una qualche forma di inquinamento. Questo non vuol dire che, come tutti i laghi flegrei, inquinamento organico ed inorganico, eutrofizzazione etc non esistano e che non contribuiscano a rendere tali sistemi molto a rischio per il loro delicato equilibrio. Ma almeno in questo caso escluderei il fenomeno come legato a qualche forma di disturbo antropico ma lo ascriverei piuttosto ad una particolare contingenza legata, credo, ad un brusco incremento della temperatura del lago che ha dato il “segnale” ai policheti per la maturazione delle gonadi e la produzione di uova e spermatozoi“. (CFN)