La Casa di Ninetta, il film di Lina Sastri presentato al La Perla. L’intervista
(CFN) NAPOLI – Sul finire di una stagione caratterizzata dal successo del film di Paola Cortellesi, incentrato sul processo di emancipazione femminile avviato al termine della Seconda guerra mondiale, l’esordio alla regia di Lina Sastri riporta all’attenzione del pubblico una storia interamente di donne.Il film La casa di Ninetta è stato presentato al cinema La Perla di Napoli, all’interno della programmazione dello storico cineforum della sala flegrea. Ad introdurlo la stessa attrice-regista, che festeggia quest’anno il mezzo secolo di attività nel mondo dello spettacolo, in qualità di cantante, di attrice di teatro e di cinema.
D – Che cosa l’ha spinta a realizzare questo film?
R – La necessità di rendere omaggio alla memoria di mia madre, la Ninetta del titolo, ammalata di Alzheimer e scomparsa qualche anno fa. Una donna che ha avuto un’esistenza impegnativa, rimasta da sola a gestire i figli dopo la partenza di mio padre per il Brasile, i rari ritorni in Italia, segnati da scatti di ira e violenza. Una storia che ho raccontato prima in un breve romanzo, e ho poi trasformato in monologo teatrale e infine film.
D – Quale Napoli ha voluto raccontare nel film?
R – Ho voluto restituire la dimensione magica di una città che trasmette emozioni dai bassi e dai vicoli dove si svolgono tombolate e si legge il futuro attraverso le carte. Attraverso i colori acquarellati e una fotografia calda emerge il senso di nostalgia per un legame madre-figlia intenso, anche se spesso vissuto a distanza.
D – Quali difficoltà ha dovuto affrontare nella realizzazione del film?
R – Il film è stato autoprodotto e non ha avuto una distribuzione. Con la collaborazione della Run Film dei fratelli Alessandro e Andrea Cannavale, che ringrazio, abbiamo portato il film in giro per l’Italia, dove ha sempre trovato una calda accoglienza. Anche Nanni Moretti se ne è innamorato, presentandolo nella sua rassegna estiva “Bimbi belli”.
D – Ci sono tante attrici importanti nel film.
R – Si, a partire da Angela Pagano, scomparsa di recente, con cui avevo recitato a teatro agli inizi della mia carriera. Angela interpreta Ninetta anziana, mentre Maria Pia Calzone ne indossa i panni da adulta. Antonella Morea, Antonella Stefanucci e Franca Abategiovanni sono le altre donne del cast, ad avvolgere di amore e esperienza Ninetta negli anni del declino mentale dovuto alla malattia. Massimo De Matteo interpreta mio padre Alfonso.
D – Accanto alla recitazione, il canto è l’altra sua grande passione.
R – Si, sto provando un nuovo spettacolo che debutterà a breve. Si intitola “Voce ‘e notte”. Sarò in scena con l’autore delle musiche de La casa di Ninetta. Debuttiamo al teatro Acacia il 21 novembre.(CFN – Giuseppe Borrone)