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Legambiente: “Raddoppio Circumflegrea Quarto-Pisani, da incompiuta a priorità”
I lavori del raddoppio della Circumflegrea da Quarto a Pisani

Legambiente: “Raddoppio Circumflegrea Quarto-Pisani, da incompiuta a priorità”

(CFN) QUARTO – Come ogni anno, all’entrata in vigore dell’orario invernale, Legambiente lancia la campagna Pendolaria presentando una prima analisi dei dati più rilevanti che riguardano la situazione del trasporto ferroviario regionale in Italia. “E’ infatti questo il momento per fare un primo bilancio della situazione sulla rete e per raccontare le ragioni di una mobilitazione a fianco di chi ogni giorno prende il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università e che ha l’obiettivo di far capire quanto sia importante e urgente migliorare il trasporto pubblico su ferro nel nostro Paese, offrendo un’alternativa davvero più competitiva, economica e sostenibile alle persone rispetto all’automobile privata“, dichiara Legambiente. 

DA INCOMPIUTA A PRIORITA’ Tra le varie opere incompiute d’Italia Legambiente ritiene prioritaria per soddisfare il fabbisogno dei pendolari il raddoppio della Circumflegrea nella tratta Quarto-Pianura e Pisani e la bretella di collegamento Cumana e Circumflegrea. Il 31 Maggio 2017 sono stati riavviati i lavori, dopo 5 anni di stop, inerenti il raddoppio della linea nella tratta compresa tra le stazioni di Pisani e di Quarto rientranti nell’ambito dell’ammodernamento e potenziamento della ferrovia Circumflegrea. “I lavori sono di conseguenza in estremo ritardo“, dice Legmabiente.  L’opera include 3 km di raddoppio ed il completamento del viadotto di Quarto, la realizzazione di due contigui ponti in corrispondenza del centro storico dell’abitato di Quarto ed il completamento delle opere civili della sede ferroviaria con opere di sostegno e di regimentazione delle acque meteoriche. “L’importanza di questo intervento risiede nella capacità della linea che vedrà la frequenza dei treni dagli attuali 20 minuti passare a 10 minuti“, dichiara sempre Legambiente. L’infrastruttura i questione ha un bacino d’utenza di 300mila abitanti. E i costi sostenuti, secondo sempre Legambiente, sono 535 milioni di euro, di cui 251milioni disponibili. (CFN)