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Monte di Procida, il consigliere d’opposizione Di Cupillo attacca: “Passerelle per disabili divelte dal maltempo, altri soldi gettati in mare”

Monte di Procida, il consigliere d’opposizione Di Cupillo attacca: “Passerelle per disabili divelte dal maltempo, altri soldi gettati in mare”

(CFN) MONTE DI PROCIDA – Con una nota, con tanto di foto che alleghiamo a piè dell’articolo, sulla propria pagina ufficiale di Facebook il consigliere di opposizione Rocco Assante di Cupillo (nella foto in alto) attacca l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Peppe Pugliese relativamente alle passerelle per disabili installate dal comune. “La questione delle passerelle per disabili posizionate ad Acquamorta e Miliscola (e chissà perché non a Torregaveta) è emblematica – scrive Rocco Assante di Cupillo -. Un’amministrazione incapace di programmare anche le cose più semplici si sveglia poco prima di Ferragosto e decide di installare queste due passerelle. Una bella iniziativa avranno pensato in molti. E certamente rendere fruibile la spiaggia anche alle persone diversamente abili lo sarebbe stato. Il problema è che queste cose sono state fatte con la solita imbarazzante approssimazione. La passerella piazzata sulla spiaggia di Miliscola, che avrebbe dovuto consentire ad una persona in carrozzella di accedere alla spiaggia, è preceduta da un grosso masso che emerge dalla sabbia, rendendo la stessa passerella difficile da raggiungere. Possibile che nessuno se ne sia accorto durante la posa in opera? Eppure rispetto ad Acquamorta la spiaggia di Miliscola si presta sicuramente alla realizzazione di queste passerelle visto che lì di mareggiate serie non ne possono arrivare – continua il consigliere di opposizione -. Ad Acquamorta, invece, si sono superati. Le passerelle sono state posizionate tra il 10 e l’11 agosto e, come ampiamente prevedibile, alla prima mareggiata sono state divelte dal mare. Amministratori e volontari sono accorsi di notte per recuperare alcune lastre di cemento che il mare aveva già divelto. Una corsa affannosa nonostante le previsioni di mare grosso erano note da almeno due giorni. Oggi con un comunicato che rasenta il ridicolo ci viene detto che erano lì a preservare i nostri beni, per evitare che andassero persi. Addirittura si parla di riti propiziatori delle mareggiate e di invocazioni al maltempo. Ci mancano solo un vago riferimento ai poteri forti e siamo apposto. Invece bastava solo conoscere le nostre spiagge per sapere cosa sarebbe accaduto. Tutte le spiagge, scrivono, hanno di queste passerelle, che vengono rimosse e riposizionate ogni volta che c’è una mareggiata. Non diciamo fesserie. Nessuno si sognerebbe di mettere una pedana del genere su una spiaggia che al minimo aumento del moto ondoso viene letteralmente divorata dal mare. A Rimini e Riccione le passerelle arrivano almeno a quaranta metri dalla battigia. Da noi è stata messa a pochi metri. Il risultato era ampiamente prevedibile. Eppure il giorno stesso in cui l’hanno posizionata li misi in guardia sul fatto che alla prima mareggiata sarebbe andata persa, ma evidentemente non è servito a nulla. Ma poi mi chiedo: nel 2015 mentre il mare si riprendeva quella specie di sabbia che avevano riversato sulla spiaggia e che ci è costata circa 40 mila euro, questi solerti amministratori e volontari dov’erano? Perché non erano lì con secchiello e paletta per “a preservare i nostri beni”? Troppo complicato forse?“. (CFN)