Morelli, un incredibile tuffo nella storia dell’antesignano della parità della donna

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La delegazione di Carovigno accolta dall’assessore Franco Fumo (di spalle)

(CFN) POZZUOLI – E’ stato un inedito tuffo nella storia, nella cultura, nella politica, quello di sabato 9 maggio avvenuto a Pozzuoli in occasione della visita di una delegazione di cittadini di Caroviglio, in provincia di Brindisi, alla tomba di Salvatore Morelli.
Nato nella citta pugliese, lo scrittore, patriota e uomo politico ha vissuto per un breve periodo a Pozzuoli dove, dopo una malattia, è morto di stenti in assenza di un vitalizio che all’epoca non era previsto. Parlamentare del Regno d’Italia Morelli, fu deputato per quattro legislature, dal 1867 al 1880, durante le quali presentò e illustrò sette proposte di legge per la riforma del Diritto di Famiglia. Una delle proposte di riforma presentata intorno al 1870 aboliva la posizione dell’uomo come capo famiglia, stabilendo la parità tra i coniugi, con inclusa l’assunzione del doppio cognome, e introduceva il divorzio. Nel 1875 ne presentò un altra che prevedeva il diritto di voto per le donne.

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Consegna della targa di ringraziamento al prof. Vincenzo Adinolfi

Nella giornata dedicata al suo ricordo il Comune di Pozzuoli ha ristampato con la collaborazione del professor Vincenzo Adinolfi una pubblicazione di Irma Melany Scodnik dal titolo “Salvatore Morelli: per un dimenticato”.
Un anno e mezzo fa ricevetti una telefonata dagli Stati Uniti di un mio parente – racconta il professor Vincenzo Adinolfi – che mi chiedeva se conoscessi un tale Salvatore Morelli vissuto a Pozzuoli nella metà dell’ottocento. Non sapendo minimamente chi fosse costui mi lanciai alla ricerca di documenti che sono riuscito a recuperare fra la biblioteca ed il cimitero del Comune di Pozzuoli ed il Comune di Caroviglio. La ricerca mi ha appassionato e mi ha portato alla scoperta della sua tomba, anonima fino a quel momento, proprio all’interno del nostro cimitero.

La tomba di Salvatore Morelli a Pozzuoli
La tomba di Salvatore Morelli a Pozzuoli

A quel punto – dichiara Adinolfi – è nato il rapporto stretto con il comune di origine di Morelli che mi ha permesso di scoprire chi fosse questo straordinario personaggio che si è rivelato un vero antesignano di riforme che sono giunte un centinaio di anni dopo.”.

La delegazione carovignese accompagnata da quella puteolana si è poi spostata al Polo Culturale di Palazzo Toledo dove il direttore Luigi Zeno e la direttrice scientifica Maria Teresa Moccia Di Fraia hanno tracciato i momenti salienti della vita e dell’operato dell’illustre patriota italiano dimenticato dalla storia.

Il busto di Salvatore Morelli esposto a Carovigno
Il busto di Salvatore Morelli esposto a Carovigno

Salvatore Morelli venne sepolto il 22 ottobre 1980 nel civico cimitero di via Luciano, a cura di conoscenti e del proprietario dell’albergo puteolano ubicato fra la rocca del Rione Terra e l’Anfiteatro Flavio.

Nel comune brindisino di Carovigno, grazie all’allora assessore alla cultura Vito Uggenti, il 15 luglio del 1985 venne fondato il Centro Studi Salvatore Morelli che vide come primo presidente il prof. Vincenzo Brancasi. A distanza di trent’anni Uggenti prosegue nell’azione di valorizzazione di quello che fu il precursore della parità dei diritti fra uomo e donna.(CFN)

La palazzina ex albergo ed ex Caserma dei Carabinieri di Pozzuoli
La palazzina ex albergo ed ex Caserma dei Carabinieri di Pozzuoli

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