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Muro di recinzione pericolante della chiesa di S.Massimo a Licola: ordinanza del sindaco per la messa in sicurezza entro 10 giorni

Muro di recinzione pericolante della chiesa di S.Massimo a Licola: ordinanza del sindaco per la messa in sicurezza entro 10 giorni

(CFN) POZZUOLI – Un’ordinanza per la rimozione di pericoli derivanti dall’instabilità della muratura di confine delle aree di pertinenza del complesso ecclesiale di “San Massimo Cumano e Santa Maria Goretti” a Licola è stata firmata quest’oggi dal sindaco Vincenzo Figliolia. Il tutto ha inizio il 18 agosto scorso quando i carabinieri della stazione di viale dei Platani, chiusa da un anno, inviano la segnalazione al comune di Pozzuoli. Nella stessa i militari dell’arma evidenziano “le condizioni di instabilità di un muro annesso all’oratorio della chiesa”. Il comune di via Tito Livio successivamente invia i tecnici dell’ufficio dei Lavori Pubblici i quali emettono una nota con la quale rappresentano che le condizioni di pericolo del muro richiedono un intervento urgente. A ciò fa seguito anche l’accertamento condotto dal personale del settore sicurezza del territorio e della protezione civile. Oggi il primo cittadino di Pozzuoli ha firmato come detto l’ordinanza per la pericolosità dei muri di recinzione annesse alla chiesa che si trova a Licola Borgo e che riguardano in particolar modo via Santa Maria del Pantano. “Rilevato che la situazione rappresenta pericolo per la frequentabilità delle aree che sono deputate alla frequentazione dei minori per le attività sociali della parrocchia – recita l’ordinanza -. Ordina al don Giuseppe Guida, in qualità di legale rappresentante della parrocchia di provvedere immediatamente entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza alla rimozione dei pericoli provvedendo alla messa in sicurezza delle mura dissestate e della alberature che su di esse insistono e che rappresentano un ulteriore condizione di pericolo“. Poi, l’ordinanza continua: “il sindaco ammonisce il parroco don Giuseppe Guida che le opere dovranno essere condotte da un tecnico abilitato alla professione il quale, nell’assumere la direzione dei lavori delle attività propedeutiche dovrà comunicare a questo comune l’assunzione dell’incarico e la conclusione del medesimo accertando con una certificazione tecnica l’esatto adempimento e l’eliminazione del pericolo“. Contro l’ordinanza la parrocchia di San Massimo può opporre ricorso entro 60 giorni. (CFN) 

 

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