Napoli Basket, ripartenza ma con il freno tirato

Napoli Basket-Tortona - Pullen a canestro - PhotoCredit@EgiziaCoppola
(CFS) NAPOLI – Terminata la stagione 2024/2025, il Napoli Basket riparte subito per la prossima annata, tra cambi di proprietà e sconvolgimenti nell’organigramma. Matt Rizzetta lo farà ma sarà costretto a farla con molta circospezione: potrebbero subito aprirsi dei contenziosi legali.
L’acquisizione della società da parte di Matt Rizzetta è stata ufficializzata durante l’ultima giornata di campionato, contemporaneamente all’uscita di scena delle famiglie Amoroso e Tavassi, da anni impegnate con Federico Grassi nel basket azzurro. La certezza dell’addio di Dalla Salda, che passerà alla storia come L’amministratore delegato della Coppa Italia 2024, pare arrivare insieme al saluto del coach Giorgio Valli, fautore di una rimonta incredibile che ha regalato la salvezza ai tifosi partenopei. Al posto del coach italiano si vocifera possa arrivare la promozione di Francesco Cavaliere, vice allenatore nella società azzurra già da più stagioni, mentre si fa strada anche il nome di Jay Larranaga, che in NBA però vanta un ingaggio difficilmente paragonabile a quello italiano. L’altra rivoluzione riguarda il settore marketing, che per qualche mese è stato gestito da Di Nino: Rizzetta infatti ha anticipato la sua volontà di spostare la gestione negli States, a New York per la precisione, da professionisti ex NBA con competenze ed obiettivi diversi.
Novità anche nel reparto dei consulenti esterni, con l’ingaggio di Federico Paci, già storico procuratore di Jacob Pullen, che quindi potrebbe effettivamente continuare l’avventura napoletana.
Anche la partecipazione di O’Neal sembrerebbe fatta, nonostante le smentite del club azzurro di qualche settimana fa: infatti sarebbe proprio lui una delle colonne portanti del marketing internazionale. Per quanto riguarda gli altri ruoli dell’organigramma, ci si aspetta che le nomine vengano fatte prima della fine di giugno, nonostante continua ad esserci il nodo Federico Grassi. Il presidente infatti detiene ancora il 33,3% delle quote sociali, e non pare intenzionato a lasciare la propria posizione, arrivando a parlare addirittura di azioni legali che potrebbero significare un allungamento dei tempi non indifferente. Intanto la preoccupazione principale è per l’iscrizione al campionato, che deve avvenire in tempi brevi e che quindi deve essere la priorità assoluta.(CFS – E.C.)