
Politica liquida: Pennacchio rientra nel PD
(CFN) POZZUOLI – Alla metà di gennaio, in pieno dissenso con l’amministrazione Figliolia cui facevano parte, Enzo Pafundi, Mimmo Pennacchio, Enzo Daniele e Lisa De Simone scrissero un documento estremamente critico prendendo le distanze e andando a costituire il “gruppo misto” all’interno del parlamentino puteolano.
Ma la politica è liquida e nei giorni scorsi, Enzo Pafundi e Mimmo Pennacchio ci hanno ripensato e si sono nuovamente schierati a favore della coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Vincenzo Figliolia, peraltro dato come accreditato candidato alle prossime regionali.
La politica è liquida e in questi giorni ha visto alcuni riposizionamenti: Enzo Pafundi è confluito nella civica “Democrazia e Libertà” fondata dai Maione e rappresentata in consiglio da Salvatore Maione e Tommaso Scotto ai quali si è andata ad aggiungere nel tempo Mena D’Orsi.
Mimmo Pennacchio è rientrato nel PD.
Quest’ultimo ha, con una nota, così motivato il proprio ripensamento.
“Con l’allontanamento, in segno di protesta, dal gruppo consiliare del PD avvenuto formalmente lo scorso 15 gennaio ed il passaggio “tecnico” al gruppo misto, il sottoscritto ha inteso lanciare un chiaro messaggio, ovvero: “la strada intrapresa non era quella giusta”.
Non lo era, in principal modo, rispetto al metodo con il quale le decisioni venivano assunte al punto da culminare in veri e propri “assurdi politici”, così come ampiamente riportato nel documento sottoscritto in data 6 febbraio u.s. Il passaggio formale nel gruppo misto è stato un atto dovuto, nel rispetto dello statuto e delle regole di funzionamento del Consiglio Comunale. Il sottoscritto non rinnega nulla di tutto quanto fatto durante questo periodo in condivisione con i colleghi Vincenzo Daniele e Lydia De Simone, ciò nonostante è addivenuto alla determinazione di ricongiungersi al gruppo consiliare del PD.
Si dirà: Cos’è cambiato in questo breve frangente rispetto al metodo che dominava la scena politica della nostra realtà cittadina, non più tardi di un anno fa, al punto tale far fare al sottoscritto un passo “di lato” e meditare sulla opportunità di rientrare a far parte del gruppo consiliare del PD del civico parlamento?
Il sottoscritto potrebbe rispondere parafrasando così: “la politica ha le sue ragioni che la ragione non conosce” ma poiché si reputa una persona coerente vorrebbe cercare di spiegare le ragioni di questa sua scelta maturata in questi giorni di confino a seguito dell’emergenza epidemiologica, anche ed in principal modo in rispetto di tutti coloro che al sottoscritto hanno affidato il proprio voto per farsi rappresentare.
Orbene, poiché nei valori che il Partito Democratico incarna il sottoscritto crede e si affida e poiché sicuramente non tutto è sempre perfetto, anzi è sempre tutto perfettibile, manifestare il proprio dissenso all’interno di un gruppo al punto tale da fuoriuscirne per il sottoscritto ha voluto significare un disagio che stava vivendo e che in quel momento poteva trovare ristoro solo con il gesto estremo effettuato. Oggi, però, senza rinnegare neanche una virgola rispetto a quanto sottoscritto lo scorso 6 febbraio, c’è bisogno più di ieri di condividere tutti insieme delle scelte coraggiose per superare le difficoltà acuite dall’emergenza in cui purtroppo siamo incorsi. Per questi motivi il sottoscritto ha deciso di ricongiungersi al gruppo consiliare del PD. La scelta operata potrebbe essere interpretata opportunistica, ma così non è!
Di opportunismo il sottoscritto non ha mai vissuto, una dimostrazione si crede di averla abbondantemente offerta allorquando, proprio in virtù del malessere manifestato, ha ricevuto lo “sgarbo istituzionale” a seguito di un rimpasto di Giunta che ha determinato la sfiducia dell’Assessore al bilancio dal sottoscritto proposto. Un vero opportunista non avrebbe giammai supportato un malessere condiviso da più Consiglieri di maggioranza con la consapevolezza di poter ricevere, così come ha ricevuto, una reazione certa volta a “punire” la sua determinazione. Pertanto, per i suesposti motivi, il sottoscritto ha assunto la determinazione in commento. L’auspicio è che il metodo, così tanto criticato, possa cambiare nell’interesse di tutti ed in principal modo della comunità amministrata.”.
Chissà se nei prossimi giorni anche Daniele e De Simone riterranno opportuno anch’essi riposizionarsi facendo dissolvere il gruppo misto.(CFN)