Pozzuoli, lista di collocamento organizzata dai disoccupati
(CFN) POZZUOLI – A distanza di tre giorni il Comune di Pozzuoli è ancora presidiato dai “disoccupati organizzati” che rivendicano il proprio diritto al lavoro. Hanno aspettato pazientemente, vita l’assenza del sindaco dal Municipio per motivi di salute: Figliolia è atteso per questo pomeriggio. I disoccupati, circa un centinaio, coordinati da Franco Cavaliere propongono l’istituzione di un Osservatorio sul Lavoro con il compito di monitorare le disponibilità e le esigenze del territorio nei più disparati settori: dall’edilizia alla ristorazione. Un incontro sul tema è stato già chiesto al sindaco, assente in questi giorni, che si è reso disponibile ad accogliere le istanze dei disoccupati.
Ma Figliolia, che ha più volte ribadito che proporrà alle aziende vincitrici degli appalti di riservare alle maestranza locali una sorta di “quota” fra quelle da impiegare, mette le mani avanti. “Chiederò di tutelare i lavoratori della città – fa sapere Figliolia – ma non è possibile fare liste o proposte perché la titolarità sulle assunzioni rimane in capo alle aziende.“.
Dal loro canto i disoccupati hanno già provveduto a riempire delle schede individuali consegnate nelle mani del gruppo di coordinamento che provvederà a stilare una lista, una graduatoria, i cui criteri non sono stati ancora fissati.
Una cosa è certa. Gli aspiranti lavoratori chiedono di far parte delle maestranze che le imprese impiegheranno a Pozzuoli nell’ambito dei lavori di restyling che partiranno a breve e che vedranno interessati il centro storico, via Napoli ma anche Arco Felice e la litoranea fino a Lucrino. Lavori previsti dal Progetto PIU Europa per un valore di poco superiore ai 200milioni di euro e che dovranno essere portati a termine e consegnati in parte entro il 2014 ed in parte entro il 2015. Una delle ditte che eseguirà i lavori sembra sia siciliana dietro la quale incombono le ditte puteolane subappaltatrici che, con buona probabilità, hanno già un proprio organico.
Ma i manifestanti vanno oltre e sperano anche nel progetto Water Front. Auspicano che parta quanto prima per dare uno spiraglio ai lavoratori di oggi ma anche ai propri figli che, domani, potrebbero trovare impiego nelle attività di indotto e non essere costretti ad andar via da Pozzuoli.
Da questo punto di vista il Progetto Water Front è tutto in salita nonostante Figliolia un paio di mesi fa si spinse ad annunciare l’imminente avvio di due trance dell’intero progetto: delocalizzazione del porto e raccordo fra area ex area Sofer e Tangenziale. A gelare il Sindaco intervenne la dott.ssa Costanza Gialanella, Soprintente per i Beni Archeologici, che dichiarò che certi progetti avevano la necessità di ricevere specifica approvazione della Sprintendenza e che, stando alle molto immense risorse archeologiche presenti proprio sul tratto di costa interessato il nulla osta sarebbe stato molto difficile poterlo rilasciare.
Al di la della opportunità e possibilità di delocalizzazione del porto, sulla quale si potrebbe aprire un capitolo di discussione non secondario, rimane la riconversione industriale dell’area Ex Sofer che tutto potrà essere in futuro tranne che un insediamento per nuove industrie. E proprio su questo spinoso tema si registra un silenzio assordante.(CFN)