QUARTO/ Marea di gente per il corteo "No antenne 5G": polemica tra sindaco e comitato organizzatore

QUARTO – E’ partito dal piazzale Europa e ha fatto il giro di tutto il paese la manifestazione organizzata dal Comitato a difesa della Salute e dell’Ambiente di Quarto. Una lunga marea di gente, tantissimi bambini, anziani, donne. Il motto era uno solo: “No alle antenne 5G”, tra i tanti striscioni c’era uno che recitava: “State vendendo la nostra vita per pochi spiccioli”, e un altro “Quarto, da città dormitorio a città obitorio”.
POLEMICHE TRA COMITATO E SINDACO Non sono mancate le polemiche alla vigilia dell’evento in un botta e risposta tra il Comitato organizzatore e il sindaco Antonio Sabino. Il primo aveva diramato il seguente comunicato: “Le porte del tribunale dove il sindaco vuole demandare i suoi cittadini ci fanno meno paura di quelle del Pascale e ancora meno di quelle del Pausillipon. Non vogliamo la partecipazione dell’attuale amministrazione al corteo in quanto l’unica con il potere di fare la sospensiva che ad oggi non abbiamo. Non vogliamo altro fumo negli occhi nè far fare la passerella ad un sindaco che non ha ancora fatto quella che è la volontà popolare. Siamo cittadini e non vogliamo pagare sulla nostra pelle le inadempienze di un’amministrazione burocrate ed inerme“. Pronta la replica del primo cittadino di Quarto attraverso il proprio profilo su Facebook: “Eravamo pronti a partecipare alla manifestazione di oggi ma, come vedete, ci è stato chiesto molto poco democraticamente di non esserci. Una manifestazione del genere dovrebbe riguardare la salute, e quindi informare, unire, non certo dividere. Avremmo voluto essere anche noi, in piazza, al vostro fianco, ma non ci sarà possibile. Continueremo quindi ad incontrarvi, ascoltarvi, a spiegarvi cosa possiamo fare e cosa no in qualità di amministratori locali e, soprattutto, continueremo ad affrontare il problema. Perchè il problema non è solo il 5G, ma sono TUTTE LE ANTENNE presenti sul nostro territorio, e per le quali abbiamo richiesto monitoraggi e controlli costanti. Ed è così che ci muoveremo per tutelare la vostra, anzi la nostra, salute. Forse qualcuno se lo è dimenticato, ma prima di essere il sindaco, io sono un abitante di Quarto, la mia famiglia vive a Quarto: anche solo per questo, potrei mettere a rischio la loro vita?“