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QUARTO/ Scoperta centrale di animali protetti: 140 cardellini con 72 di dubbia provenienza

QUARTO/ Scoperta centrale di animali protetti: 140 cardellini con 72 di dubbia provenienza

(CFN) QUARTO – Scoperta una vera e propria centrale di animali protetti. Il tutto era a Quarto, in un attico di un’abitazione privata dove in una voliera di circa 60 mq. c’erano 140 cardellini di cui 72 senza anello inamovibile e pertanto di dubbia provenienza. L’uomo è stato deferito per detenzione illegale di specie protetta di cui non ha saputo dimostrare la provenienza di tali cardellini adducendo che li aveva da molto tempo perché fosse un amatore.

IPOTESI Il tutto fa pensare che il detentore fosse coinvolto in giro della zoomafia per immettere gli uccelli protetti nel mercato clandestino perchè lo stesso risultava già recidivo per gli stessi reati. Giuseppe Salzano, coordinatore Regionale delle Guardie LIPU della Campania, ha condotto le indagini a seguito di una segnalazione pervenuta presso gli uffici della LIPU relativa ad uccellagione e detenzione di animali protetti e dopo giorni di duro lavoro si è proceduto ad operare. Accertatosi del reato, è partita l’operazione coordinata dal 1515 che inviava sul posto i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marigliano capitanata dal Maresciallo Cavallo e delle Guardie LIPU del nucleo di Napoli che procedevano alle successive fasi dell’operazione

L’OPERAZIONE Venivano rinvenuti 72 Cardellini che posti sotto sequestro e per evitare successive stress da cattura e detenzione in cattività venivano immediatamente liberati  nelle campagne adiacente al comune di Quarto località idonea per gli stessi come previsto dalla legge 157/92 e tutti gli uccelli hanno spiccato il volo in natura e reintegrati nel loro habitat naturale. “E’ davvero incredibile che ancora oggi sia così fiorente il commercio di animali protetti – dichiara l’Avv. Fabio Procaccini, Delegato Provinciale della LIPU di Napoli – Invitiamo chiunque sia a conoscenza di fatti simili a denunciare alle Forze di Polizia o di informare noi, tramite la pagina Facebook LIPU NAPOLI. Solo così – conclude Procaccini – potremmo salvare tanti animali”. (CFN)