Rione Terra, lavoratori sul piede di guerra. Figliolia: “Mi aspetto risposte rapide e concrete dalla Regione”
(CFN) POZZUOLI – Fermi da qualche mese i lavori di recupero del Rione Terra a causa dell’agitazione degli operai delle ditte appaltatrici che hanno subito la sospensione dei pagamenti da parte della Regione Campania nonostante il recente stanziamento di altri 30 milioni di euro. Trascorsa la pausa feriale il mese di settembre torna nuovamente caldo il tema dei lavoratori che rischiano anche licenziamenti.
Sulla problematica interviene il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia che dichiara: “Stiamo seguendo con attenzione e apprensione già da alcune settimane la vicenda del blocco delle attività al Rione Terra, con i suoi molteplici risvolti negativi in termini di possibili licenziamenti che colpirebbero cento famiglie e per le ripercussioni negative sullo sviluppo della nostra città e sul turismo. Ho inviato un telegramma al prefetto di Napoli Francesco Musolino – ha dichiarato Figliolia – per convocare ad horas una riunione. Ma è soprattutto la Regione e Stefano Caldoro, in qualità di governatore della Campania e commissario straordinario per le opere post bradisismo, che devono spiegare alla città di Pozzuoli, ai lavoratori e all’intera Campania gli sconosciuti motivi di questo atteggiamento degli uffici regionali, che hanno di fatto indotto al blocco totale del cantiere, nonostante fossero stati stanziati oltre 30 milioni di euro. A due mesi dalla riapertura, attendiamo da Caldoro risposte rapide e concrete, senza fumosi giri di parole, perché la città vive un momento di tensione sociale dal punto di vista occupazionale e anche perché – conclude il sindaco di Pozzuoli – non vogliamo interrompere il processo di sviluppo già avviato e che punta sulla cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico di Pozzuoli“.(CFN)