Rischio sismico, i Campi Flegrei sorvegliati sempre più speciali
(CFN) POZZUOLI – Sono stati completati i lavori di installazione della nuova rete marina di monitoraggio del rischio sismico che farà dei Campi Flegrei il territorio fra i più controllati al mondo. A renderlo noto è l’Osservatorio Vesuviano dopo che lo stesso direttore Giuseppe De Natale ne dette notizia nel corso del convegno “Vesuvio e Campi Flegrei, rischio ed emergenza” tenutosi a Pozzuoli il 29 ottobre dello anno.
Il prototipo del nuovo sistema di Monitoraggio Marino Golfo di Pozzuoli, disegnato e realizzato dall’Osservatorio Vesuviano-INGV insieme a partner privati, è entrato in funzione proprio ieri.
Il sistema consiste di un cavo sottomarino armato, lungo circa 2,5 Km, consistente di un cavo di alimentazione elettrica e di quattro cavi in fibra ottica di lunghezza variabile, ai cui capi sono collegate altrettante ‘Junction Box’, su ciascuna delle quali sono collegabili fino a sei sensori multiparametrici. Attualmente, ad ogni punto sono collegati 2 sensori: un accelerometro con tecnologia MEMS ed un idrometro, che misura il peso della colonna d’acqua sovrastante. In questo modo, potremo finalmente misurare il bradisisma anche in mare, fino al centro del Golfo. I cavi in fibra ottica servono da collettori dei dati rilevati dai sensori, ed arrivano sul molo del Porto di Pozzuoli dove un sistema di acquisizione e trasmissione li invia, in modo continuo, al nostro Centro di Monitoraggio di Via Diocleziano. Il cavo armato è interrato a circa 1 metro sotto il fondale, per impedire che venga danneggiato dalla pesca di frodo a strascico. Questo sistema, altamente innovativo, aggiunge un nuovo importante tassello alle reti di monitoraggio dell’area vulcanica napoletana, che sono attualmente i più avanzati al Mondo.(CFN)