Salvatore Morelli, la Boldrini ricorda l’antesignano dei diritti alle donne sepolto a Pozzuoli
(CFN) POZZUOLI – Lo scrittore, giornalista e deputato Salvatore Morelli è stato recentemente ricordato dalla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. La Presidente lo ha fatto recentemente in due occasioni: nel corso di una incontro pubblico, riportato da Il Corriere (clicca QUI) e nel corso di una intervista fattele da Giovanni Flores su La7 (clicca QUI).
“Il voto alle donne è stato un “colpo di fucile” che svegliò il nostro Paese da un lungo letargo – ha dichiaratao la presidente della Camera Laura Boldrini – . Quello della dittatura fascista che aveva relegato le donne al ruolo di mogli e madri. Ma la strada che portò a quella storica conquista del 2 giugno del ’46 inizió molto prima, con l’Unità d’Italia del 1861. Abbiamo voluto ripercorrere questa storia attraverso i documenti, le immagini e i filmati contenuti nella mostra “1946, l’anno della svolta. Le donne al voto”, che invito tutti a visitare qui a Montecitorio. La ricerca negli archivi ci ha fatto scoprire figure di donne eccezionali che si sono battute strenuamente per affermare il diritto al voto ma che, purtroppo, sono sconosciute alla gran parte degli italiani. Donne capaci di ispirare anche oggi le nostre ragazze. Così come è stato interessante ritrovare una proposta di legge per l’abolizione della schiavitù domestica e la concessione del voto alle donne che risale addirittura al 1863 firmata dal deputato Salvatore Morelli – continua la Boldrini -. Per questa e altre battaglie in favore delle italiane Morelli divenne bersaglio di ironia e dileggio da parte dei suoi colleghi e della satira politica dell’epoca, tanto che alcune vignette lo ritrassero in abiti da donna.” ha concluso la Presidente Boldrini.
Un anno fa, era il 12 maggio, la città riscoprì Salvatore Morelli: l’illustre scrittore, giornalista, patriota e politico italiano, nato il 1 maggio del 1824 a Carovigno, nel brindisino, vissuto, morto e sepolto a Pozzuoli il 22 ottobre 1880.
Nonostante pomposa cerimonia del 2015 (leggi QUI), nel giorno della sua morte (il 22 ottobre), nel giorno della sua nascita (1 maggio) e nel giorno dell’ 8 marzo nessuno, compresa l’Amministrazione, in città lo ha ricordato.(CFN)