Sanguinetti, in mostra, a Palazzo Toledo

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(CFN) POZZUOLI – Si terrà domani, venerdì 8 maggio, al Polo Culturale di Palazzo Toledo la mostra ricordo di Edoardo Sanguinéti dal titolo “eXempla Liber”. Si tratta di un “reading” di poesia e musica a cui parteciperanno Carmine Lubrano, Rino Zurzolo e Valentina Crimaldi.Processed with Moldiv
Nel 1993 – si legge nelle note dello spettacolo – Gino Paoli cantava “Sapore di sale”, i Beatles erano già i Beatles, in America “ esplodeva “ la Pop – Art e la Beat Generation. A Palermo poeti, scrittori e critici davano vita al gruppo ’63. Edoardo Sanguineti è tra gli esponenti di punta del gruppo. … tocco al caffè Serapide, svaniti i fumi della Solfatara, – si continua a leggere nella nota descrittiva dello spettacolo – divenire sensibile scenario con le canzonette, tra violino e chitarra e il brindisi e tre sindaci, forse anche quattro, e una torta che recita un mio verso ”.
Così Edoardo Sanguineti, nell’ottobre 1995, appena partito da Pozzuoli e in volo verso Darmstandt, ricordava, in una sua poesia, alcuni momenti trascorsi a Pozzuoli, alla solfatara, a Cuma, per leggere il suo “alfabeto apocalittico”, nell’antro della Sibilla, per la manifestazione “Percorsi per Versi” , e poi al caffè Serapide, in piazza, per festeggiare, insieme agli amici flegrei, gli anni quarantuno del suo matrimonio con Luciana.
E noi ricordiamo Edoardo Sanguineti, a Pozzuoli nell’autunno del 1995, invitato a partecipare a quello che poi è stato definito l’esempio più interessante di “performance globale”, quella processione/manifestazione nei diversi siti archeologici dei Campi Flegrei: “Percorsi per Versi”.
Lo ricordiamo nel 1997 nella chiesa del Purgatorio tra “ Profondi protopozzi postplutonici ed inferi idrodisfatti”.
Come scriverà poi nel febbraio 1998, in quel suo “ Carmen puteolanum”, che diverrà canto acrostico e cartolina poietica, pubblicata nel libro “ sulphitarie”.
Lo ricordiamo attraverso la sua voce, dolcemente infernale, nel C.D. “ poemAverno”, tra i versi di Carmine Lubrano e le musiche di Rino Zurzolo.
Lo ricordiamo, “oltre orrido orto agli avernici anfratti”, nella sua straordinaria traduzione del “Satiricon” del Petronio e tra i guizzi e le ombre barocche del contrabbasso di Zurzolo, che più volte ha intrecciato le sue note con il verbo labirintico di Sanguineti che sobilla e saltella sonetti su sterili schermi e strabiche smorfie e dal sessantatre alla stizza dei santi per bidoneschi berlicchi.
L’appuntamento è per le 17:30 al Polo Culturale di Palazzo Toledo in via Ragnisco a Pozzuoli.(CFN)

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