Licola, spiaggia dissequestrata, da stamane pulizia dell’intero arenile
(CFN) POZZUOLI – Ancora un servizio delle Iene a mettere in agitazione il Comune di Pozzuoli. L’argomento è, questa volta, lo stato di abbandono della spiaggia di Licola. Nel sevizio vengono mostrate le immagini di una spiaggia sporca e piena di rifiuti di ogni tipo con buona probabilità portati dalle mareggiate ma anche carcasse di elettrodomestici e di auto. Il Comune sembra aver ignorato le condizioni pietose del litorale abbandonato all’incuria oramai da anni. Ma prorpio dall’Ente di via Tito Livio insorge l’assessore all’Ambiente Franco Cammino.
“La presenza di questi rifiuti – afferma l’assessore Cammino – non dipende dal Comune di Pozzuoli. L’area si trova alla confluenza del collettore vecchio e nuovo di Quarto e di quello proveniente dalla stazione di sollevamento dei Camaldoli che, come constatato già in precedenza dall’autorità giudiziaria, scaricavano direttamente a mare senza passare dall’impianto di depurazione. Pertanto, i rifiuti depositati sulla spiaggia sono gli stessi trascinati a mare dalla forza delle acque tramite il canale collegato ai collettori. Sulla questione abbiamo inviato una ulteriore segnalazione alla Procura della Repubblica. Oltretutto – aggiunge l’assessore all’Ambiente – l’area a cui fa riferimento il servizio di Striscia la notizia è sottoposta a sequestro dalla Capitaneria di Porto su ordine della magistratura e abbiamo chiesto il dissequestro per poterla ripulire, così come facciamo comunemente su tutto il tratto di costa che rientra nel comune di Pozzuoli“.
Un’area, quindi, era sottoposta a sequestro dalla Procura ed il sindaco Figliolia è intervenuto chiedendo quantomeno di effettuarne la pulizia visto che il Comune ne è anche custode.
Dalla Procura arriva un dissequestro temporaneo di venti giorni per consentire, già questa mattina, agli addetti della SEPN di intervenire per ripulire l’arenile in coordinamento con la De Vizia incaricata dello smaltimento.
Il Comune non ha perso tempo, da stamattina operai al lavoro.
“Non abbiamo perso tempo – sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Cammino – e siamo subito intervenuti perché la Procura ci ha concesso soltanto venti giorni di tempo per portare a termine l’operazione di bonifica. Ovviamente il dissequestro era necessario perché altrimenti non potevamo intervenire. Ci dispiace solo che il servizio mandato in onda da “Striscia la notizia” non abbia dato una completa informazione, senza specificare i reali motivi dello stato in versava la spiaggia di Licola. Speriamo adesso che si risolva presto il problema degli scarichi del collettore proveniente da Quarto e dalla stazione di sollevamento dei Camaldoli”.
Si lamentano, però, i gestori dei lidi di Licola criminalizzati dalla trasmissione televisiva di Ricci che ha mostrato tratti di costa non gestiti dai lidi stessi. Uno dei gestori tiene a precisare che “il lido è mantenuto pulito per 365 giorni all’anno nonostante il passaggio di competenza fra demanio e Comune e con una concessione in deroga”. Dal suo canto dal Comune fanno sapere che esiste una bozza di bando di assegnazione ce che si sta cercando di trovare adeguata formula di garanzia per gli concessionari che negli anni hanno garantito servizi e valorizzato il litorale e nello stesso tempo i nuovi assegnatari in modo che vengano rispettate le normative europee. Proprio da Bruxelless mesi fa è giunto sull’argomento l’avviso di avvio di procedimento d’infrazione, mentre più recentemente la Cassazione ha dato ragione ad un gestore di Castellammare riconoscendogli il diritto di prelazione nell’ambito del bando emanato dall’Ente.
Al momento, però, gli operatori di Licola si trovano in un pericoloso limbo di presunta illegalità che li costringerà a posizionare gli ombrelloni al mattino per ritirarli alla sera. Un disagio non da poco se si pensa che l’estate è alle porte e che una parte di spiaggia non potrebbe essere utilizzata dai concessionari.(CFN)