Tragedia di Monteforte Irpino, protesta dei familiari delle vittime davanti al Tribunale
(CFN) POZZUOLI – Manifestazione di protesta questa mattina davvanti al Tribunale di Avellino dei familiari delle vittime del bus che precipitò il 28 luglio 2013 dal viadotto Acqualonga dell’autostrada Napoli-Bari.
Un trentina di familiari si sono incatenati e posizionando 39 croci bianche, tanti furono le vittime, davanti all’ingresso del tribunale irpino, rendendone difficili le attività. Nonostante avessero comunicato l’azione di protesta prevista per oggi dalle 10 alle 14 sono stati identificati mentre il presidente del Comitato delle vittime, Giuseppe Bruno, è stato denunciato. Bruno, nell’incidente ha perso il padre Salvatore e la madre Maria Russo.
I familiari delle vittime, giunti da Pozzuoli in mattinata, hanno chiesto di incontrare il procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo per chiedergli di accelerare il processo che vedono indagati, per disastro colposo il proprietario del bus precipitato, Gennaro Lametta, e di falso in atto pubblico dei due funzionari della Motorizzazione di Napoli, Antonietta Ceriola e Vittorio Saulino.
Le richieste di rinvio a giudizio, fanno sapere dalla Procura, sono pronte ma il procuratore starebbe aspettando il pronunciamento della Cassazione, previsto per il 14 aprile, sul ricorso presentato dagli stessi magistrati contro il provvedimento di rigetto del gip di Avellino sulla richiesta di giudizio immediato nei confronti degli indagati.(CFN)