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Uil a Prefetto e a De Luca: “Subito un’indagine ispettiva all’Ospedale di Pozzuoli”
Il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Pozzuoli

Uil a Prefetto e a De Luca: “Subito un’indagine ispettiva all’Ospedale di Pozzuoli”

POZZUOLI – La Uil Fpl Napoli e Campania ha protocollato questo pomeriggio una richiesta per un’indagine ispettiva all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dopo la chiusura del reparto di Medicina. Il sindacato ha indirizzato la richiesta al Prefetto di Napoli, al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e al direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore.

Riceviamo e pubblichiamo

Nelle ultime ore, si è diffusa in maniera massiccia la terribile notizia di quanto verificatosi nel Reparto di Medicina dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Su quanto accaduto, non ci uniremo ai tentativi, più o meno pilotati, di colpire alla cieca nel palese intento di catturare facili consensi e di sollevare polveroni mediatici da utilizzare per fini diversi, ma sicuramente abbiamo il dovere di non tacere sull’unica certezza che ci troviamo davanti, che è una ed una soltanto:

“Nel Reparto di Medicina, sono stati infettati dal Covid-19 molti Operatori e diversi Pazienti” e questo è un dato di fatto INACCETTABILE, qualunque sia stata l’origine di questo gravissimo attentato alla salute degli Operatori del Presidio, dei Pazienti e, di conseguenza, dei loro familiari. Per questo motivo, La invitiamo ad attivare ad horas una commissione, che riteniamo debba essere composta da componenti esterni all’azienda, che porti a compimento in tempi brevissimi una indagine ispettiva tesa ad accertare quanto sia realmente accaduto, al fine di individuare le responsabilità, siano esse di natura individuale e/o rinvenibili nella mancata applicazione dei protocolli nazionali. Tra l’altro, siamo rimasti molto colpiti dalla segnalazione dei Sindaci del Territorio, alla cui esigenza di fare chiarezza ci associamo in pieno, allorquando gli stessi chiedono di impedire l’accesso nel nosocomio agli “estranei”. Di quali “estranei” si tratterebbe? E chi li avrebbe eventualmente autorizzati ad accedere all’interno del Presidio ospedaliero?

Ovviamente, come primo elemento, diamo assolutamente per scontato che si provveduto alla sanificazione degli ambienti ed alle altre misure di messa sicurezza previste e che si stia procedendo all’effettuazione di tamponi a tutti i soggetti, Operatori, Pazienti o Familiari che siano, che possono essere venuti a contatto con i contagiati. Inoltre, come se non fosse già sufficiente quello che sta accadendo, si è diffusa la voce che, a cominciare dalla giornata di ieri, siano state fornite agli Operatori del Pronto Soccorso-Reparto Covid-19 delle mascherine a protezione decisamente inferiore a quelle utilizzate finora, tra l’altro, pare, di provenienza non Europea e con indicazioni impresse sulla confezione delle stesse che hanno suscitato non poca confusione e preoccupazione tra i lavoratori costretti ad utilizzarle.

Su quanto appena ora riportato, ovviamente, la Uil Fpl chiede una immediata verifica, atteso che non serve di certo ricordare che la tranquillità e la sicurezza degli Operatori della Sanità impegnati nella lotta al Covid-19 rappresenta un elemento fondamentale per la fuoriuscita da questa terribile e tragica situazione. Inoltre, per chiarezza estrema, avendo avuto modo di leggere una Sua nota indirizzata alle sole OO.SS. aziendali, ci vediamo costretti a sottolineare che, al contrario di quanto affermato in tale nota, MAI sono state concordate “azione di intervento” sui percorsi Covid o altro e, tantomeno, siamo stati portati a conoscenza diretta dei Protocolli aziendali contenenti tali procedure, essendo limitato il tutto ad una generica descrizione di quanto l’azienda intendeva attuare.

Inutile commentare, comunque, la rimanente parte di tale nota, considerato che –almeno per quanto riguarda la Uil Fpl- non tralasceremo mai di adempiere al nostro dovere di controllo e di intervento a tutela dei Lavoratori, non ritenendo di certo che il “lasciateci lavorare” o le provocazioni dirette ai delegati sindacali possano essere la via più opportuna per affrontare al meglio la lotta al Covid-19. Infine, ma non certo per importanza, il pensiero e la solidarietà della nostra Federazione va ai colleghi che sono “rinchiusi” da oltre 24 ore all’interno del Reparto di Medicina e che hanno dovuto passare questa Pasqua trascorsa non solo lontano dai propri cari, ma anche con l’incubo di essere passati da combattenti a vittime del “mostro”. Non li dimenticheremo e, in ogni caso, non lasceremo che cada la ricerca della verità e delle responsabilità che hanno determinato questo dramma.

Uil Fpl Napoli e Campania