Venezia 81: la Napoli di ieri e di oggi raccontata in Dadapolis – Caleidoscopio Napoletano di Luglio e Gargano in concorso oggi a Venezia
(CFN) VENEZIA – Si apre con un omaggio a Enzo Moscato e il ricordo di Gaetano Di Vaio l’ottantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nella sezione Confronti delle Giornate degli Autori, è stato presentato “Dadapolis – Caleidoscopio napoletano”, realizzato da Carlo Luglio e Fabio Gargano per raccontare la Napoli contemporanea attraverso gli occhi di circa sessanta artisti. La musica, il teatro, il cinema, la letteratura, la fotografia sono i tasselli di un caleidoscopico universo, nel quale convivono da sempre luci e ombre, contraddizioni e illuminazioni.
Il film, che prende spunto nel titolo dall’omonima antologia di testi pubblicata nel 1992 da Fabrizia Ramondino e Andreas Friederich Müller, attualizza l’esplorazione della metropoli campana, puntando a mettere in luce il fermento, l’energia, la creatività che è possibile respirare ai piedi del Vesuvio. Una città in trasformazione, che si materializza sullo schermo tra le pieghe dei dialoghi intrattenuti dagli autori con i protagonisti del film. Dialoghi e riflessioni esistenziali colte in riva al mare, dal porto di Vigliena ad est alla piaggia flegrea delle Monachelle, in uno spazio di confine tra la terra e l’acqua, di sospensione come il destino di una città a tratti irraggiungibile.
Nel film tante testimonianze e voci di quanti raccontano le molteplici contraddizioni e anime di una città dai mille volti e dalla cultura stratificata. Tra questi Roberto Colella (La Maschera), THRU Collected, Lino Musella, James Senese, Peppe Lanzetta, Jorit, Dario Sansone, Enzo Moscato, Cristina Donadio, Nello Daniele, Nero Nelson, Vale LP, Tonino Taiuti, Guelfo Margherita.
Un racconto poetico che spazia libero e anarchico grazie ai suoni, alle improvvisazioni musicali, alle conversazioni filosofiche tra Peppe Lanzetta e James Senese, sugli scogli di una spiaggia degradata. L’estetica delle periferie, dal sapore postindustriale, con i murales di Jorit e i capannoni arrugginiti, si fonde con la voce commovente di Enzo Moscato, in una delle sue ultime declamazioni canore e poetiche.
Tra i fondatori di Bronx Film, la casa di produzione di Gaetano Di Vaio, punto di riferimento del cinema indipendente partenopeo dell’ultimo ventennio, Carlo Luglio e Fabio Gargano mettono a disposizione la loro sensibilità nel campo del cinema del reale per catturare l’essenza di un microcosmo e di una città-mondo troppo spesso vittima di visioni stereotipate e oleografiche. Un tentativo di andare oltre i luoghi comuni e il folclore che ingabbiano da sempre la percezione di Napoli nell’immaginario collettivo.
Tra i tanti che si sono prestati al confronto e alla narrazione della città anche: Mario Spada, Simona Frasca, Franz Cerami, Igor Esposito, Dalal Suleiman, Ciro Riccardi, Francesco Filippini, Massimo Andrei, Emanuele Valenti, Francesca Saturnino, Giuseppe Affinito, Carlo Cerciello, Guido Lombardi, Luciano Ferrara, Cristian Leperino, Annamaria Pugliese, Alessandra Cutolo, Davide Arpaia, Sergio Fermariello, Antonio Biasucci, Diego Lama, Nicca Iovinella, Giglio, Ebbanesis, Trallallà, Fabio Pisano, Giulio Piscitelli, Viola Ardone, Patrizia Di Martino, Raffaella Mariniello, Rosy Rox, Rosaria Iazzetta, Libera Velo, Gianni Valentino, Lello Tramma, Alessio Forgione, Pino Mauro, Extrapolo, Dolores Melodia, Bianco e Valente, Maurizio Esposito, Caterina Biasucci, Luca di Pace, Gianluca Nariello, Alessandro Fermariello, Vincenzo Pagliuca, Andrea Marchesano.
Il film è una produzione Bronx Film in co-produzione con Movies Event, in collaborazione con la Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, con il contributo di Regione Campania – Film Commission Regione Campania.(CFN – Giuseppe Borrone)