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Virtus Pozzuoli Basket, Ernesto Carrichiello: il punto di forza deve essere la voglia poi c’è bisogno di grinta

Virtus Pozzuoli Basket, Ernesto Carrichiello: il punto di forza deve essere la voglia poi c’è bisogno di grinta

(CFS) POZZUOLI – Per il primo acquisto stagionale la Virtus Basket Pozzuoli ha deciso di puntare su un giocatore di grande esperienza e indiscusse capacità quale Ernesto Carrichiello. Guardia-ala di ben 195 centimetri, classe ’84, Carrichiello vanta un curriculum cestistico di tutto rispetto che inizia proprio a Pozzuoli, dove è nato. Appena diciannovenne, infatti, disputa il campionato di serie C con la Fortitudo Pozzuoli. L’esperienza accumulata lo porta ad essere successivamente impegnato prevalentemente in serie B e a registrare punteggi personali piuttosto appetibili, per citarne alcuni: 350 punti con il Basket Arezzo nella stagione 2008/2009, 439 nel campionato del 2013/2014 a Venafro con una media di circa 16 punti a partita. Nella stagione successiva si trasferisce in serie C a Scafati guadagnandosi il posto di secondo miglior marcatore con ben 500 punti messi a segno, guidando così la squadra alla promozione in B cosa che lo porta ad avere la riconferma da parte della società. Nell’anno 2016/2017 è protagonista, ancora in B, della Pallacanestro San Michele Maddaloni con ben 408 punti. La scorsa stagione, invece, ha indossato la casacca della Pallacanestro Angri e ha raggiunto, ancora una volta, il podio dei migliori marcatori, ha chiuso, infatti a quota 465 punti realizzati con una media di 18 punti a partita e con il miglior punteggio realizzato che arriva a ben 34 punti. Ernesto Carrichiello è un giocatore su cui la società flegrea punta molto, numeri a parte, soprattutto per la sua grinta e la sua versatilità.

L’intervista.

Primo acquisto della Virtus Pozzuoli, quali i motivi che ti hanno portato a scegliere questa società?
“Il primo motivo che mi ha portato a scegliere Pozzuoli, la vecchia Puteoli, è che è dove sono nato e torno a casa dopo 14 anni cosa che per me è motivo di orgoglio”.

Qualche mese fa giocavi su questo parquet da acerrimo avversario con la casacca della Pallacanestro Angri, cosa provi oggi, invece, ad indossare i colori puteolani e cosa deve aspettarsi il pubblico flegreo da te?
“Qualche mese fa ero su questo campo da avversario e per me era un’emozione grandissima perché significava, comunque, tornare dove sono nato. Oggi vestire questi colori è un’emozione che non si può descrivere, qualcosa di troppo forte. Spero di contribuire a qualcosa di positivo per questa squadra grazie alla mia esperienza, di fare qualcosa per i giovani. Voglio dare qualcosa a questa squadra”.

Conosci molto bene il campionato di serie B, quale potrebbe essere per Pozzuoli la carta vincente per raggiungere al più presto la salvezza?
“Il campionato di serie B è durissimo anche perché quest’anno molte squadre si sono attrezzate bene, quindi parliamo di un campionato “vero” italiano. Il punto di forza deve essere soprattutto la voglia perché, essendo un gruppo di giovani con degli innesti d’esperienza, c’è bisogno di grinta e voglia in campo”.

Con la tua grande esperienza cosa ti senti di dire ai tanti giovani che quest’anno compongono il roster della Virtus Pozzuoli per affrontare al meglio il campionato?
“La prima cosa è che devono dare il massimo in ogni secondo della partita perché è solo così che possono migliorare”.

In questa squadra c’è un giovane a cui sei legato particolarmente, data la parentela, cosa provi a giocare con tuo cugino Nicola Longobardi?
“Giocare con mio cugino è, anche questa, una grande esperienza anche perché l’ho visto crescere a livello cestistico. Fin da piccolino Nicola ha visto quasi tutta la mia carriera, quando giocavo lui puliva il campo, quindi per me è un’emozione grande vederlo ora su un palcoscenico che, secondo me, può essere un grosso trampolino di lancio”.(CFS – Martina Costantino)