Cento Camerelle degrado e cancello sbarrato turisti tedeschi delusi: “Chiuso da 10 anni assurdo”!
(CFN) BACOLI – Cancello chiuso con tanto di lucchetto. Rovi e sterpaglie che “divorano” i resti romani. La tabella che spiega il monumento messa lì su un muretto coperta dalla vegetazione spontanea e adagiato su una recinzione di un terreno confinante. Siamo a Bacoli al complesso archeologico delle Cento Camerelle. Degrado e abbandono assoluto di un sito unico al mondo. Stamattina l’ultima brutta figura fatta con alcuni turisti tedeschi. “Prima di arrivare sul sito archeologico delle Cento Camerelle, abbiamo navigato in internet per controllare se fosse aperto – spiegano due famiglie composte ognuna da cinque persone ed originarie di Colonia –. Arrivati in loco siamo tornati al parcheggio delusi perché il sito è chiuso da 10 anni”. L’ennesimo schiaffo ai Campi Flegrei da chi è preposto alla valorizzazione dei suoi tesori e non lo fa. Ed, invece, tutto tace in un silenzio assordante ormai da decenni. Ogni tanto si manda qualcuno a tagliare l’erba ma il sito rimane chiuso e i turisti, chissà quanti se no tornano delusi indietro.
LA STORIA Le Cento Camerelle sono un impianto idrico dotato di due cisterne, una al piano superiore e l’altra al piano inferiore, costruite in epoche diverse. Era un edificio appartenente al console romano Quinto Ortensio Ortalo. L’edificio fu poi acquistato da Antonia minore, madre dell’imperatore Claudio. Sarebbe in seguito appartenuta a Nerone, ed infine a Vespasiano. Costruito in età repubblicana a Miseno. Il nome attuale le fu attribuito nel tardo Seicento e in quello stesso periodo venne riconosciuta col nome di “Prigioni di Nerone”. L’edificio consta di numerosi vani, distribuiti in altezza su tre-quattro piani interamente scavata nel tufo. Ha una pianta rettangolare. La struttura muraria è realizzata in opus reticulatum e, così come i pilastri, è rivestita di materiale impermeabilizzante. Strutturato in una serie di cisterne, è caratterizzato da due parti sovrapposte appartenenti ad epoche diverse. L’edificio superiore presenta un ampio serbatoio di età imperiale. Al livello inferiore è possibile individuare una rete di cunicoli per l’approvvigionamento idrico, databile all’età repubblicana. (CFN)