(CFN) MONTE di PROCIDA – In politica si dice “meglio un peggior Sindaco che il miglior Commissario Prefettizio.”.

Prima di parlare della sfiducia del Sindaco di Monte di Procida Pugliese, è utile fare una breve analisi politica degli ultimi anni. L’amministrazione Pugliese nasce grazie al fallimento politico della precedente amministrazione Iannuzzi.

Infatti, Iannuzzi, nonostante subentri fortunatamente nel 2006 ad un ottimo Sindaco Pippo Coppola, nella seconda consiliatura 2011/2015, viene sfiduciato dai suoi fedelissimi che gli contestano l’abbandono sia amministrativo e sia politico del Comune, in quanto troppo impegnato nella carriera regionale e politica senza avere la responsabilità e la capacità di delegare i suoi stessi collaboratori fidati. Potere ed egoismo politico assoluto.
Quindi, l’inevitabile sfiducia iniziata tra l’altro, già nel 2009 e 2010 con le dimissioni dei due vice sindaco e consigliere comunale. Da questo fallimento, si sfascia definitivamente la classe politica che, nel bene e nel male, raccoglieva in parte sia l’esperienza democratico cristiana e sia l’esperienza del centro destra post 1995.

Diversamente, Peppe Pugliese raccoglie l’eredità “politico-elettorale” in parte sia dell’esperienza Pippo Coppola e sia di Leonardo Coppola.
A prescindere dalla scomparsa prematura del dott. Giuseppe Nicola Coppola per tutti Pippo, è utile precisare che lo stesso Pippo, nonostante sia stato molto amato ed apprezzato sia sul piano umano e sia sul piano politico, già durante il periodo di governo 2001/2006, subisce molte tensioni interne e fuoco amico che, invece di rafforzarlo per raccogliere i buoni risultati amministrativi e politici messi in campo, paga il salato prezzo di scelte e strategie politico-elettorali che lo portano ad una sconfitta elettorale, politica e moralmente non del tutto meritata.
Infatti, anche durante la fase di minoranza 2006/2011, subisce altre scissioni interne che lo porteranno al definitivo abbandono politico nel 2011, insieme ai suoi fedelissimi amici.

Quindi, Peppe Pugliese nel 2015, nonostante le incertezze da parte di alcuni esponenti storici del gruppo, grazie alla scissione dell’amministrazione Iannuzzi, riesce a raccogliere un ottimo vantaggio elettorale e a conseguire la carica di Primo Cittadino.

La prima consiliatura, causa covid e la mancanza di una proposta politica alternativa, nel 2020 stravince le elezioni e consegue la conferma.
Ovviamente, la classe dirigente, già costituita da soggetti non dotati di sufficiente preparazione e profilo professionale, indebolita nel tempo da dimissioni, contrasti e sfiducie varie, si riduce e si indebolisce definitivamente già ai primi anni del secondo mandato.

Nonostante gli sforzi del Sindaco, la giunta si riduce ad uno strumento di mera composizione numerica.
Nonostante questa precarietà politico e amministrativa, le speranze sono di portare a termine il mandato fino al 2025/26.

Evidentemente, preso dagli impegni amministrativi e problematiche varie, in aggiunta al grave momento di forte preoccupazione del fenomeno del bradisisma nell’Area Flegrea, non riesce ad intuire che alcuni membri della sua maggioranza, compreso un assessore, che avrebbe dovuto dare le dimissioni molto prima, visto le dichiarazioni rese, organizzano la sfiducia unitamente ad alcuni fuoriusciti in precedenza e il resto della minoranza.

Dal clima e dalle voci che si sentono in paese, nei bar e in ogni angolo, anche se il giudizio sull’operato del Sindaco raggiunge a stento la sufficienza, l’indignazione del popolo verso questa sfiducia, è decisamente palpabile. Una sfiducia che non è stata ben gradita. Infatti, alla luce del gravissimo periodo che vivono tutti i Campi Flegrei, molti ritengono che sia stato un atto decisamente scellerato e, come in apertura, diciamo che calza il detto “meglio il peggior Sindaco che il miglior Commissario Prefettizio.“.(CFN – La Zanzara)