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Legge per i Campi Flegrei: si entra nel vivo. Stamane Tavolo Tecnico con i ministri Musumeci e Sangiuliano ed i sindaci
Tavolo Tecnico con Musumeci e Sangiuliano

Legge per i Campi Flegrei: si entra nel vivo. Stamane Tavolo Tecnico con i ministri Musumeci e Sangiuliano ed i sindaci

(CFN) POZZUOLI – E’ stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto legge che prevede misure urgenti per il rischio sismico nei Campi Flegrei. In concomitanza con la sua entrata in vigore di oggi si è tenuto, presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, un Tavolo Tecnico presieduto dai ministri Nello Musumeci e Gennaro Sangiuliano. Presenti anche i vertici della Protezione Civile Nazionale e Regionale, il vice presidente della Regione Campania ed i sindaci di Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Giugliano.

Il ministro Musumeci ha immediatamente chiarito che entro i prossimi 60 giorni saranno adottati provvedimenti urgenti in materia di prevenzione del rischio che potevano essere adottati anche sessant’anni fa.

Faremo in sessanta giorni quello che non è stato fatto in sessant’anni. – ha detto Musumeci – Con questo provvedimento abbiamo determinato chi deve fare cosa. Alcune cose le farà lo Stato attraverso il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, altre le farà la Regione attraverso la Protezione Civile Regionale, altre ancora le farà la Città Metropolitana d’intesa con i Comuni che ricadono nei Campi Flegrei. Dopo la tutela delle vite umane e dei beni legati alle persone – ha continuato il ministro – abbiamo il dovere di salvaguardare anche il patrimonio archeologico consapevoli che il futuro di quest’area sta nel suo passato. Stiamo correndo senza trascurare il risultato che dobbiamo realizzare. Nel corso degli ultimi quarant’anni non tutte le iniziative preventive previste dal Piano del 1984 sono state realizzate. Anche su queste bisognerà correre per realizzare le infrastrutture immaginate. Delimiteremo l’area rossa relativamente al bradisismo che è cosa diversa dal rischio sismico per il quale esiste un Piano di evacuazione che bisognerà comunque aggiornare. Sono due fenomeni correlati ma distinti. Non esiste un Piano di evacuazione per il rischio bradisismico che dovrà, quindi, essere redatto. Una volta definita l’area rossa – continua il ministro – dovremo trovare le risorse per consolidare il costruito che non appare sufficientemente sicuro ad una sollecitazione particolarmente forte. Nell’immediato procederemo ad individuare le aree di maggiore vulnerabilità. Nei prossimi giorni terrò un incontro con il Dipartimento per entrare nell’operatività. I compiti affidati alle Istituzioni locali saranno coordinati da Dipartimento nazionale affinché i tempi che ci siamo dati possano essere rispettati. Abbiamo ribadito più volte che non c’è alcun motivo per abbandonarsi al panico. A questo proposito, a livello locale, faremo ricorso a personale tecnico particolarmente preparato con contratti che sposteremo da un anno a tre anni.” Ha concluso il ministro Nello Musumeci.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha detto che “la prima cosa che sarà fatta è salvaguardare le persone e i loro beni, un attimo dopo, ci occuperemo del patrimonio archeologico dei Campi Flegrei dove adotteremo iniziative di grande spessore. Siamo consapevoli dell’importanza della tutela di questo patrimonio importante per lo sviluppo futuro. Abbiamo avviato un monitoraggio per verificare il loro stato e, contemporaneamente, avvieremo una azione di valorizzazione. In occasione della Conferenza Mondiale dell’UNESCO che si terrà a Napoli – ha continuato il ministro Sangiuliano – cui parteciperanno, oltre cinquecento delegati da tutto il mondo, anche molti ministri della Cultura dei diversi paesi: sarà una ottima occasione per dimostrare come quest’area continua a lavorare in sicurezza.”.

In considerazione della diffidenza verso un piano di emergenza manifestata dalla popolazione, delle preoccupazioni, anche in questi giorni dove si sono vissuti momenti intensi dal punto di vista della sismicità, abbiamo chiesto al ministro Musimeci come può essere affrontata una “emergenza emotiva” che renderebbe poco gestibile una fase emergenziale. A questo proposito il ministro Musumeci ha detto che le preoccupazioni, “la diffidenza si costruisce sulla scarsa conoscenza del fenomeno. La comnicazione è il primo passo da doer copmpiete tutti insieme affichè il cittadino abbia la consapevolezza del rischio naturale per adottare adeguata condotta con un ruolo di responsabilità.“.(CFN)