Kindly, Enter your custom slider's Shortcode.

A Corto di Donne: a corto di fondi ma non di passione, lancia una sottoscrizione

A corto di donne

(CFN) Pozzuoli – Archiviata la sesta edizione con grande favore di critica e ottima partecipazione sia sotto il profilo delle opere che del pubblico gli organizzatori si anticipano rispetto alla prossima edizione, la settima, di cortometraggi al femminile si terrà come di consueto a Pozzuoli dal 10 al 13 aprile 2014.

Le difficoltà di chi opera nella cultura sono note. Gli Enti che dovrebbero sostenerla si ritrovano oggi più che mai alle prese con bilanci in rosso e casse sempre più vuote. I partner commerciali, viste le difficili congiunture economiche, hanno sempre più difficoltà a sostenere iniziative di questo genere. Ed allora gli organizzatori ricorrono al crowdfunding. Si tratta di una tradizionale raccolta fondi attraverso sostenitori ma di moderna concezione e trasparente gestione. Questo nuovo strumento potrebbe costituire nuova linfa vitale per le iniziative no profit. “In tutti questi anni – dichiara Giuseppe Borrone direttore della rassegna – non abbiamo mai chiesto quote di iscrizione al festival o un biglietto di ingresso alle proiezioni. Abbiamo offerto gratuitamente il nostro lavoro e la nostra professionalità. Le istituzioni e gli sponsor privati hanno dato il loro contributo, finché la crisi lo ha consentito. Ma ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. E soprattutto delle persone più sensibili nel cogliere il valore dell’arte e della cultura, alle quali chiediamo di partecipare e diffondere la nostra campagna di crowdfunding.”.

L’obbiettivo professato è quello di raggiungere entro il 2013 la somma di 15mila euro. Obbiettivo difficile in tempi di crisi ma non impossibile.

La piattaforma di croundfunding è quella di Indiegogo ed all’indirizzo: http://www.indiegogo.com/projects/a-corto-di-donne-2014/x/5388813

Noi, oltre che seguire l’iniziativa sotto il profilo cinematografico seguiremo l’interessante esperimento con l’auspicio che si rilevi uno strumento realmente capace di sostenere il no profit che oramai ne’ gli Enti ne’ lo Stato sono più in grado di sostenere. (CFN)