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POZZUOLI/ Appello per l’area ex Sofer: “Bonifica per la zona cardine della città”

POZZUOLI/ Appello per l’area ex Sofer: “Bonifica per la zona cardine della città”

Riceviamo e pubblichiamo

(CFN) POZZUOLI – Dopo la dismissione della Sofer, la “Watarfront SPA”, divenuta proprietaria dei suoli nel 2004, propone un progetto di riconversione dell’area volendo dar vita ad un contesto economico, commerciale e di interesse turistico. Il progetto “Waterfront”, difatti, nasce e si evolve escludendo completamente qualsiasi forma di partecipazione della città, sia in maniera diretta che tramite i propri rappresentanti e le istituzioni locali (Consiglio comunale, Giunta e Sindaco). Era, infatti, nel 2007 (periodo commissariale post scioglimento prima amministrazione Figliolia) quando fu presentato il progetto ed addirittura firmata un convenzione che dava mandato ad un importante studio di progettazione per la realizzazione di un Masterplan dell’intera linea di costa flegrea. Siamo sempre in periodo commissariale (2011) quando viene approvato in prima battuta il Piano Urbanistico Attuativo, ovvero lo strumento che regola le possibilità di sviluppo in quella determinata area. In altro periodo commissariale (2012, post scioglimento dell’amministrazione Magliulo) avviene l’approvazione, dopo il periodo di pubblicità finalizzato a raccogliere osservazioni, in via definitiva del PUA. Nel 2015 la Waterfront S.p.a, mettendo da parte tutta l’enfasi legata al progetto originario ritenuto ormai superato, chiede una modifica sostanziale del PUA e quindi l’autorizzazione per la realizzazione di trecento appartamenti. Quest’ultimo passaggio chiarisce in maniera inequivocabile il mancato interesse da parte del privato a portare avanti l’idea progettuale e quindi di fatto sancisce il fallimento dello stesso PUA. Il dibattito relativo al futuro dell’area ex Sofer deve assolutamente prendere corpo da due principi fondamentali: il primo riguarda la priorità assoluta da affidare alla bonifica dell’area, secondo il criterio di “chi inquina paga”, perché riteniamo assurdo che dopo decenni di sfruttamento di quel suolo, che ha portato ingenti profitti, la collettività debba farsi carico della bonifica. L’altro riguarda le possibilità di variazione del PUA che, seppur approvato, non è assolutamente immodificabile. Crediamo che l’area “ex Sofer”, benché privata, giochi un ruolo di primordine nello sviluppo dell’intera città di Pozzuoli. Chiediamo che la delibera Commissariale 20/2012, che ha istituito il PUA sulla linea di costa, venga ritirata e che, al netto della bonifica, l’amministrazione ed il consiglio sospendano qualsiasi iniziativa legata al futuro della zona “ex Sofer”, in favore di un’apertura del dibattito in città sulle sorti di quell’area, mettendo insieme la rilevanza economica con le visioni e gli interessi dei cittadini. (CFN) 

I firmatari

Articolo 1 – MDP, Associazione Agorà, Cisl Area Flegrea, Confartigianato, Comitato Riqualificare Licola, Movimento Cinque Stelle – Pozzuoli, Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, Potere al Popolo – Pozzuoli, Pozzuoli ORA!, SPI Cgil Area Flegrea, Uil Area Metropolitana, Unimpresa