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Terme Puteolane, abbattuta l’ala pericolante. Parla una D’Alicandro

Terme Puteolane, abbattuta l’ala pericolante. Parla una D’Alicandro

(CFN) POZZUOLI – Dopo il crollo dei due solai avvenuto domenica sera che ha interessato la parte della sala ristorante delle Terme Puteolane questo pomeriggio è stata abbattuta l’ala pericolante delle antiche terme. Nel tardo pomeriggio le ruspe hanno cominciato l’opera di messa in sicurezza della parte prospiciente via Napoli immediatamente interdetta al traffico e deviato sulla via Domitiana. Unica arteria di collegamento fra i comuni dell’area flegrea e il centro cittadino di Napoli. Un intervento necessario secondo i tecnici del comune che si sono mossi sulla base di una relazione dei vigili del fuoco intervenuti sul posto nella serata di domenica immediatamente dopo il cedimento dei solai.
Ad assistere incredula e rammaricata Fortuna D’Alicandro nipote del capostipite Crescenzo che nel 1930, insieme ai fratelli, ristrutturò le antiche terme per dare loro nuova vita e nuovo splendore.
Sono molto dispiaciuta per quanto è accaduto – dichiara Fortuna D’Alicandro – Queste terme hanno sempre rappresentato una parte importante per la nostra famiglia. Negli anni passati abbiamo chiesto aiuto a Regione, Provincia, Comune ma nessuno ma ha inteso darci una mano. Adesso è successo quello che è successo ma noi non abbiamo delle responsabilità. La costruzione risale agli anni ’30 quando mio nonno la riedificò sui resti dell’antico stabilimento medievale poi – asserisce la D’Alicandro – il tempo e le bombe d’acqua degli ultimi mesi hanno fatto il resto. Quelli che sono venuti giù sono i solai di un corpo aggiuntivo alla struttura principale che non ha subito danni. Negli ultimi anni abbiamo cercato dei partner per la gestione e per il rilancio ma le trattative si sono sempre arenate. E’ vero – continua la D’Alicandro – abbiamo avuto delle offerte che abbiamo rifiutato ma solo perché erano misere. Degli eredi siamo una quindicina e su certe scelte a volte è difficile trovare punti d’incontro. Ad ogni modo – conclude Fortuna D’Alicandro – adesso abbiamo l’obbligo di mettere in sicurezza lo stabile poi penseremo a come e se rilanciare le terme anche se di questi tempi è difficile affrontare discorsi del genere”.
Le Terme Puteolane, anticamente chiamate bagni “Subveni Homini” (soccorri l’uomo) subirono una forte battuta d’arresto in seguito all’eruzione del Monte Nuovo nel 1538. Don Pedro de Toledo, poi, ne curò il ripristino. Fu poi il Bartolo, su commissione del viceré Don Pedro de Aragona, ad articolare in più ambienti il bagno, allora dotato di una sola vasca e per questo popolarmente denominato “Zuppa d’uomini”. Successivamente furono smembrate fino a essere completamente abbattute. Nel 1929-30, su progetto dell’architetto Federico Sabino, furono ricostruite a cura dei fratelli Biagio, Filippo, Gaetano e Crescenzo D’Alicandro ai quali nell’aprile del 1931 fu concessa la facoltà perpetua di sfruttare la sorgente termominerale sottostante. Nel 1983 la concessione subì un primo passaggio d’eredità, quindi, le “Terme Puteolane” divennero di proprietà di Crescenzo D’Alicandro per 4/24, ed i figli dei tre fratelli, ovvero Gennaro per 4/24, Luigi per 4/24, Crescenzo per 3/24, Andrea per 3/24 e Giovanna per 6/24. Oggi gli eredi sono una quindicina.
Negli anni d’oro furono assidui frequentatori delle Terme Puteolane i presidenti Enrico De Nicola e Giovanni Gronchi ma anche attori come De Filippo, Totò e la giovane Sofia Villani Scicolone in arte Loren Loren con la madre Romilda e l’intera famiglia Villani divenuti amici dei D’Alicandro.(CFN)

FOTO di G.C. Photographer