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Il fuoco all’Anfiteatro Flavio: il racconto di una turista

Il fuoco all’Anfiteatro Flavio: il racconto di una turista

(CFN) POZZUOLI – Erano lí dal 1983 per accogliere gli spettatori di una stagione di concerti di artisti di rilievo poi l’inutilizzo l’incuria li ha trasformati in legno da ardere. È successo oggi, all’Anfiteatro Flavio, mentre turisti godevano dell’immenso opera costruita duemila anni orsono.

Uno dei concerti tenutosi a metà degli anni ottanta all’Anfiteatro Flavio (vista dalle gradinate andate in fumo)

Il racconto di una turista.

Eravamo all’Anfiteatro Flavio per un sopralluogo, un odore di legno bruciato, chiamiamo i custodi per delle piccole fiamme sugli spalti.
Una parentesi : quegli spalti sono inagibili, sono lì dagli anni ’70, sopra ci cresce dell’erba che con il caldo è divenuta secca, chiusa parentesi.
I custodi prendono due estintori, il primo probabilmente scaduto non le sfiora nemmeno le fiamme, il secondo ne spegne una parte, c’è vento le fiamme non si spengono. Proseguiamo nei sotterranei convinti che l’incendio possa essere domato, l’odore di bruciato diventa forte e decidiamo di salire sopra. Ormai l’incendio ha divorato metà gradinata, nessuno si è premurato di avvisarci del pericolo, altri visitatori vagano ignari nel sito archeologico. Ci fanno uscire dal sito, la gradinata inizia a crollare su uno degli anfiteatri più antichi d’Europa. Turisti increduli guardano da dietro i cancelli. Uno dei responsabili dei beni culturali tornato dal bar ci dice – Ragazzi non bisogna arrendersi, serve tenacia-. Io lo guardo inorridita e gli rispondo che non possono scaricare le loro responsabilità su noi giovani che la tenacia non serve a un cazzo se mancano competenza e professionalità… lo mando a fanculo, luogo nel quale dovrebbe risiedere nei secoli dei secoli.
Unici eroi i vigili del fuoco, che a piedi, con gli idranti domano le fiamme. Apro un’altra parentesi, il cancello del sito non è abbastanza grande per consentire l’accesso della camionetta. Dovrebbe andare in galera un po’ di gente…e invece continueranno a sedere su delle poltrone che non meritano, a percepire stipendi che pure non meritano. E intanto le fiamme divorano la storia.

Adesso si spera che grazie ad un progetto del Parco, con fondi del MiUR, l’Anfiteatro ‘rinasca dalle ceneri’, é proprio il caso di fiere.(CFN)

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